lunedì 28 novembre 2016
Cinque anni e due mesi per i sei morti del 2011. «Scuole e strade non furono chiuse in tempo, la tragedia si poteva evitare».
Alluvione di Genova, condannato l'ex sindaco Vincenzi
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E' stata condannata a cinque anni e due mesi l'ex sindaco di Genova Marta Vincenzi, per i tragici
fatti dell'alluvione del 4 novembre 2011, in cui persero la vita quattro donne e due bambine. Il pm Luca Scorza Azzarà aveva chiesto sei anni e un mese.

La decisione è stata presa dopo sette ore di Camera di Consiglio. Vincenzi era accusata di omicidio plurimo, disastro colposo plurimo, falso e calunnia. Per quest'ultima accusa è stata assolta. Secondo l'accusa, i politici e i tecnici non chiusero le scuole nonostante fosse stata diramata l'allerta 2 e, la mattina della tragedia, non chiusero con tempestività le strade. Dalle indagini era emerso che "gli uffici comunali di protezione civile avevano ricevuto notizie allarmanti già alle 11 mentre il rio Fereggiano esondò intorno all'una". In quelle due ore c'era la possibilità di evitare la tragedia con alcuni accorgimenti che "non vennero messi in atto", aveva scritto il pm. I vertici della macchina comunale "non solo non fecero quello che andava fatto" ma, secondo l'accusa, "falsificarono il verbale alterando l'orario dell'esondazione". Quel documento secondo gli inquirenti venne alterato per sostenere la tesi secondo cui quel giorno sulla città si abbatté una "bomba d'acqua" di per sé imprevedibile.

All'indomani della tragica alluvione, venne aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio colposo plurimo contro ignoti. Grazie alle testimonianze dei cittadini, alle loro foto e video, gli investigatori hanno scoperto che la verità raccontata dai verbali presentati dagli uffici comunali era ben diversa da quanto veramente accaduto. "Io mi considero innocente" ha detto l'ex sindaco Marta Vincenzi al termine del processo. "Meno male che in Italia sono previsti tre gradi di giudizio. Non è finita qui".

Sono stati condannati anche l'ex assessore comunale alla protezione civile Francesco Scidone a 4 anni e 9 mesi, i dirigenti comunali Gianfranco Delponte a 4 anni e 5 mesi e Pierpaolo Cha a 1 anno e 4 mesi e Sandro Gambelli a un anno. Assolto invece l'ex coordinatore dei volontari di protezione civile Roberto Gabutti che era accusato solo di falso e calunnia. Vincenzi, Scidone, Delponte, Cha e Gambelli sono accusati di omicidio colposo plurimo, disastro colposo, falso per il verbale taroccato con il falso orario dell'esondazione del rio Fereggiano e il monitoraggio dato per fatto quando invece il volontario si trovava in un altro luogo.

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