venerdì 20 dicembre 2013
Lo ha detto il ministro della Giustizia riferendo alla Camera. Non rientrato dal permesso un pentito di camorra. Disposte indagini. Polemica sui premi,  che nel 2012 hanno causato 52 evasioni.
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Sia il magistrato di sorveglianza che il carcere erano a conoscenza dell'ampio curriculum criminale di Bartolomeo Gagliano, il serial killer non rientrato nel carcere di Genova dopo un permesso premio. Sono state disposte indagini. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, riferendo alla Camera sulla vicenda. RICERCHE A TAPPETOContinuano a tappeto le ricerca di Bartolomeo Gagliano, il pluriomicida di 55 anni evaso dal carcere di Marassi sfruttando un permesso. Nella serata di ieri le ricerche si sono concentrate nel cuneese: gli inquirenti infatti stanno valutando l'ipotesi di una fuga verso la Francia.  Gagliano - tre omicidi alle spalle - è armato, probabilmente ha con sé una pistola calibro 7.65 ed è pronto ad usarla. Per il criminologo Francesco Bruno "è pericoloso e può compiere nuovi reati contro la vita". Per il procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce, "è un soggetto altamente pericoloso, ma al momento solo in linea teorica". Più cauto Gianfranco Nuvoli, psichiatra del carcere di Marassi: "Nell'ultimo anno aveva cambiato il proprio stile di vita e non aveva dato segni di gravi problemi psichiatrici". La fuga del savonese ha scatenato un vespaio di polemiche. Lo sa bene il giudice di sorveglianza Daniela Verrina che ha firmato il permesso premio. Un provvedimento - ci tiene a spiegare - preso "su basi legittime, dopo un lungo studio delle relazioni che riportavano da tempo una compensazione del disturbo psichiatrico, lucidità, capacità di collaborare, tranquillità e nessun rilievo psicopatologico". Aggiunge: "È il caso più studiato di questo tribunale". "È comprensibile che l'opinione pubblica sia scandalizzata per quanto accaduto, ma bisogna tenere conto che il problema carcerario esiste e tenere conto del volume di questi provvedimenti" ha detto il procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce. Il presidente di Antigone, Patrizio Gonnella ha fatto un appello a non fare allarmismi. Il tasso di evasione da questi permessi, ha detto, è molto basso: nel 2012 sono stati concessi 25.200 permessi premio (ogni detenuto può averne più di uno), e sono evasi solo 52 e non è stato commesso nemmeno un delitto di sangue. In totale il tasso di evasione dalla misure alternative è dello 0,6%. Sull'evasione del pluriomicida domani riferirà in Parlamento il ministro Cancellieri. A PESCARA NON RIENTRA UN PENTITO DI CAMORRANeI tardo pomeriggio di ieri è stato reso noto un altro caso a Pescara: un pentito di camorra, Pietro Esposito, non è rientrato da un permesso iniziato il 15 dicembre scorso. Ricerche sono in corso da parte degli uomini della Questura.
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