martedì 29 settembre 2015
​Gli over 65 sono il 21,4% della popolazione, gli ultraottantenni il 6,4%. Lo dicono i dati pubblicati da Eurostat in occasione della giornata internazionale delle persone anziane (l'1 ottobre). Intanto arriva l'allarme dall'Inps: migliaia di pensionati in fuga all'estero. In un anno sono stati il 65% in più.
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​L'Italia è un paese per vecchi, anzi il paese europeo più anziano: il 21,4% della popolazione, in pratica più di uno su quattro, ha più di 65 anni. Percentuale superiore e non di poco alla media Ue che si ferma al 18,5%. Il 6,4% degli italiani inoltre ha più di 80, contro una media di 5,1%. Lo dicono i dati pubblicati da Eurostat in occasione della giornata internazionale delle persone anziane, in calendario il primo ottobre. In tutta Europa, conferma Eurostat, si sta registrando un invecchiamento della popolazione considerevole. Si prevede che nel 2080 gli anziani sopra i 65 anni saranno il 30% (31,3% in Italia, che avrà nel frattempo perso il suo primato a favore di Slovacchia, Portogallo e Germania), mentre gli ultraottantenni per quella data saranno il 12% della popolazione (il 13,3% in Italia). La speranza di vita degli attuali 65enni è di 21,3 anni per le donne e di 17,9 per gli uomini, ma in Italia è più alta: 22,6 anni per le donne e 18,9 per gli uomini. L'Unione europea tende a invecchiare e dovrà affrontare "sfide importanti per quanto riguarda la situazione economica e l'inclusione sociale delle persone anziane" si legge nel rapporto eurostat. In Italia in realtà, complce anche la presenza di stranieri, il fenomeno sta progressivamente rallentando. A preoccupare meno invece è la questione economica: paradossalmente il rischio di povertà o di gravi privazioni materiali, nella Ue colpisce invece maggiormente le persone sotto i 65 anni (rispettivamente 17,3% e 10,2% contro il 13,8% ed il 6,9% per gli over 65). Intanto sempre più numerosi sono gli italiani che dopo la pensione decidono di trasferirsi all'estero per vivere in luoghi più caldi ma anche e soprattutto per vivere meglio. Dopo la fuga dei cervelli è iniziata la fuga dei pensionati: ogni anno aumenta il numero di anziani italiani che emigrano e si fanno pagare la pensione all'estero. Secondo quanto rivela l'Inps nel rapporto 'World wide", presentato dal presidente Tito Boeri, solo nel 2014 i pensionati espatriati sono stati 5.345, il 65% in più dell'anno precedente. Dal 2010 il numero è più che raddoppiato (+109%) arrivando a 16.420. "Continuiamo a pagare ogni anno 200 milioni di euro di prestazioni assistenziali a pensionati che vivono in altri Paesi e che magari hanno un'assistenza di base: è un principio abbastanza strano, che altri Paesi non fanno ed è paradossale perchè in Italia non ci sono strumenti contro la povertà e una rete di base proprio perché si dice non ci siano le risorse" ha detto Boeri.
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