mercoledì 29 aprile 2015
​Il Parlamento Ue approva una risoluzione congiunta. Juncker: l'Europa ha sbagliato a lasciare sola l'Italia.
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Quote nazionali per l'accoglienza dei profughi e più mezzi per Frontex:l'Europarlamento ha approvato oggi a Strasburgo e a larghissimamaggioranza, 449 si, 130 voti contrari e 93 astenuti, la risoluzione congiunta, firmata dai socialisti, i popolari, i liberali e i Verdi, sulla politica migratoria dell'Unione europea.  La Commissione europea - è l'invito che si legge nella risoluzione approvata dalla plenaria - stabilisca quote obbligatorie da assegnare ai singoli Stati membri per distribuire i richiedenti asilo. Inoltre i singoli Paesi facciano pieno uso delle opzioni già esistenti per concedere visti umanitari e considerino seriamente l'ipotesi di utilizzare la direttiva del 2001 sulla Protezione Temporanea.   Un testo che di fatto contiene richieste all'esecutivo europeo in vista della presentazione, il prossimo 13 maggio, della nuova strategia della Commissione sull'immigrazione. La risoluzione ribadisce l'appoggio a quanto stabilito dal Consiglio straordinario della settimana scorsa sul rafforzamento economico di Triton. Ma chiede anche di allargare il suomandato, espandendo l'area di intervento e prevedendo anche ildovere di portare avanti operazioni di 'search and rescue'. Si chiede agli Stati membri di lavorare a stretto contatto con Europol e Eurojust per combattere il traffico degli scafisti dentro e fuori i confini dell'Unione e di rinnovare l'appoggio all'Onu nei suoi sforzi negoziali per ristabilire un governo democratico in Liba e in Siria. La plenaria di Strasburgo si è aperta questa mattina con l'intervento del presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, che ha comunicato che "l'area di intervento dell'operazione Triton sarà allargata in linea con ilsignificativo incremento delle risorse" messe a disposizione dagli Stati membri. Tusk ha anche ribadito che nei prossimi giorni i delegati di Frontex, l'agenzia europea per il controllo delle frontiere, discuteranno "come allargare l'area di intervento" con le autorità italiane. Poi ha preso la parola il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, che ha sottolineato come sia stato "un grave errore aver fermato l'operazione Mare Nostrum. Ha causato perdite di vite umane". Sul vertice straordinario della settimana scorsa sull'emergenza nel Mediterraneo, Juncker ha detto che "triplicare il bilancio Triton è stato solo un ritorno alla norma, è stato un errore lasciare sola l'Italia. Dal Consiglio europeo sono arrivate risposte immediate, ma insufficienti. Serve - ha indicato Juncker riferendosi alla nuova agenda europea in materia - che la nuova strategia dell'Europasull'immigrazione includa un meccanismo di quote che superi lavolontarietà. L'Europa deve fare la sua parte con azioni di solidarietà condivisa". Il presidente della Commissione si è schierato decisamente contro la chiusura del blocco navale. "Se si chiudono le porte è chiaro che la gente entra per la finestra. Dobbiamo lavorare a fondo per aprire le porte e agire sull'immigrazione in regola".

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