lunedì 3 giugno 2013
Era accusato di disastro ambientale doloso. Guariniello: sentenza nuovo punto di riferimento anche per l'Ilva di Taranto. Il legale della difesa: ora chi investirà in Italia? 30,9 milioni di risarcimento per il Comune di Casale Monferrato.
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La Corte d'Appello di Torino ha condannato il magnate svizzero Stephan Schmidheiny a 18 anni di carcere per la strage dell'Eternit, la multinazionale dell'amianto che ha provocato nei suoi quattro stabilimenti italiani di Casale Monferrato, Cavagnolo, Rubiera e Bagnoli, circa 3mila vittime tra morti e malati di mesotelioma pleurico e asbestosi. Schmidheiny titolare dell'Eternit dal 1972 era accusato di disastro ambientale doloso e omissione dolosa di misure di sicurezza. In primo grado la condanna era stata di 16 anni.È uscito invece dal processo il barone belga Jean-Louis de Cartier de Marchienne morto il 21 maggio scorso all'età di 92 anni. Con l'estinzione del processo a suo carico, circa 2.500 parti civili del processo rischiano di non aver alcun risarcimento e dovranno avviare una causa civile probabilmente in Belgio.Nella sua requisitoria del marzo scorso il pm Raffaele Guariniello aveva chiesto 20 anni per Schmidheiny e per il barone belga Louis De Cartier, poi deceduto alcune settimane fa. Per De Cartier i giudici si sono pronunciati per l'assoluzione per alcuni dei capi d'accusa, mentre per gli altri hanno dichiarato il non luogo a procedere data la morte dell'imputato. La Corte d'appello di Torino ha disposto provvisonali per 20 mln di euro alla Regione Piemonte e di oltre 30,9mln per il Comune di Casale Monferrato.GAURINIELLO: SENTENZA NUOVO PUNTO DI RIFERIMENTOLa sentenza d'appello del processo Eternit, "è un punto di riferimento per tutte le cause di disastro ambientale". Lo sostiene il pm Raffaele Guariniello, che ha coordinato l'accusa, secondo cui la condanna inflitta oggi al magnate svizzero Stephan Schmidheiny, "può aprire prospettive anche per l'Iva di Taranto, per la Francia (dove sono aperte altre cause sugli effetti dell'amianto sulla salute, ndr) e per altri casi simili in Italia e nel Mondo". Guariniello si dice "soddisfatto" anche del fatto che "sia stato ampliato il raggio delle responsabilità anche agli stabilimenti di Bagnoli e Rubiera, che in primo grado erano invece state escluse". "Non è un azzardo sognare - conclude il magistrato - quando la posta in palio è la tutela dell'uomo e della salute"IL LEGALE DELLO SVIZZERO: INDIGNATO, CHI INVESTIRÀ IN ITALIA?"Sono indignato, siamo in presenza di un'accusa che è cambiata a inizio processo, poi è cambiata in primo grado e ancora è cambiata in appello. Leggeremo le motivazioni per capire, ma la prima reazione è di sconcerto". Così l'avvocato Astolfo Di Amato, legale di Stephan Schmidheiny, dopo la lettura della sentenza, che ha condannato il suo assistito a 18 anni di reclusione. "A questo punto - ha aggiunto - chi verrà a investire in Italia? Una persona che all'epoca investì 75 miliardi di lire e non ne ha incassato uno - ha concluso - viene considerato responsabile".
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