martedì 8 gennaio 2019
Durante una manifestazione neofascista a Roma l'aggressione denunciata dall'Espresso, coinvolti un fotografo e un giornalista. Il leader di Fn: nessuna aggressione, Salvini si preoccupi dei 49 milioni
I giornalisti de L'Espresso aggrediti dai neofascisti, due denunciati
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Un giornalista e un fotografo circondati e aggrediti al cimitero del Verano di Roma durante la commemorazione delle vittime di Acca Larentia, la via di Roma dove il 7 gennaio del 1978 due giovani attivisti del Fronte della Gioventù furono uccisi in un agguato davanti alla sede del Movimento Sociale Italiano.

La denuncia arriva dal settimanale L'Espresso sul sito on line che subito chiede "una dura reazione del Viminale". E quella del ministro dell'Interno Matteo Salvini non si fa attendere: "Chi mena le mani deve andare in galera".

Secondo il resoconto del settimanale alcuni esponenti di "Avanguardia Nazionale e il capo di Forza Nuova Roma verso le 14.30 hanno colpito "con calci e schiaffi il cronista Federico Marconi e il fotografo Paolo Marchetti" e "tra gli assalitori - scrive L'Espresso - c'era anche il capo romano di Forza Nuova Giuliano Castellino, che nonostante sia sottoposto al regime di sorveglianza speciale si trovava sul luogo infrangendo il divieto imposto". Circostanza da indagare.

Gli aggressori - riferisce sempre il settimanale - prima si sono fatti consegnare "con spinte e pesanti minacce" dal fotografo la memoria della macchina fotografica, poi "Castellino si è avvicinato al nostro cronista - riporta l'Espresso - e lo ha preso per il collo. Altri lo hanno spintonato, tirandogli anche un calcio sulle gambe e una serie di schiaffi.

E ancora il capo di Forza Nuova insieme a un vecchio militante di Avanguardia Nazionale ha preso al giornalista il cellulare e il portafoglio per identificarlo. Dal telefono hanno cancellato foto e video della giornata". Aspetto sottolineato anche dal direttore dell'Espresso Marco Damilano: "Li ha identificati come se fosse lui un esponente delle forze dell'ordine".

IL LEADER DI FORZA NUOVA: NON È SUCCESSO NULLA, SALVINI SI OCCUPI DI TROVARE CHI HA RUBATO 49 MILIONI AGLI ITALIANI ANZICHÉ CONDANNARE AGGRESSIONI CHE NON CI MAI STATE

A distanza di alcune ore è arrivata anche il leader romano di Forza Nuova nega che ci sia alcuna aggressione: "Non è successo assolutamente nulla. Ho chiesto alle due persone, che solo successivamente si sono palesate come fotografi dell'Espresso, di cancellare le foto della cerimonia in cui comparivano anche minori, ma non c'è stata alcuna aggressione e nessun contatto" ha spiegato Giuliano Castellino, indicato dai giornalisti dell'Espresso come l'autore dell'aggressione di al cimitero romano del Verano.

"Stavo partecipando ad una cerimonia privata al cimitero - racconta Castellino -, cosa che mi è concessa anche dal regime
di sorveglianza speciale al quale sono posto. Quando mi sono accorto delle due persone che stavano fotografando ho chiesto
loro di cancellare le immagini. Cosa che poi hanno fatto. Ci sono decine di testimoni e anche video di quanto accaduto.
Vorrei ringraziare il ministro Matteo Salvini per la sua solerzia, ma lo inviterei a preoccuparsi di trovare chi ha rubato agli italiani 49 milioni di euro, non a condannare aggressioni che non ci sono mai state".

In ogni caso il leader romano di Forza Nuova, Giuliano Castellino, e quello di Avanguardia Nazionale, Vincenzo Nardulli, sono stati denunciati dalla polizia, con l'accusa di minaccia, lesioni personali e violenza privata. Castellino è stato denunciato anche per la violazione della sorveglianza speciale.


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