sabato 6 luglio 2013
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​Sei ordinanze cautelari nell'ambito di un'inchiesta sugli esami 'facilI' coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina, che ipotizza, a vario titolo, nei confronti dei destinatari dei provvedimenti i reati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio, all'usura e al millantato credito.Al centro dell'inchiesta un'organizzazione che, secondo gli investigatori, avrebbe influenzato le prove di ammissione alle facoltà a numero chiuso e gli esami universitari, con al vertice un calabrese ritenuto legato a esponenti della 'ndrangheta locale.I provvedimenti dell'operazione 'Campus', sono richiesti dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto Liliana Todaro della Dda peloritana, coordinati dal procuratore capo Guido Lo Forte.

Gli arrestati sono: Antonio Domenico Montagnese, 50 anni, che era stato indagato nell'ambito dell'operazione denominata "Panta Rei" condotta nel contesto delle indagini svolte sull'omicidio del prof. Matteo Bottari, Marcello Caratozzolo, di 47, docente di Statistica e matematica nell'ateneo messinese, Santo Rando Galati, detto Dino, 57 anni, ex consigliere provinciale a Messina, accusati di di associazione per delinquere aggravata dal metodo mafioso  finalizzata alla corruzione, al traffico illecito di influenze, al millantato credito, al voto di scambio e ad altri delitti con la pubblica amministrazione; Salvatore D'Arrigo, 59 anni, accusato di tentata estorsione continuata ed aggravata dal metodo mafioso. Altre due persone indagate sono state sottoposte all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Montagnese è anche accusato di usura, e tentativo di estorsione continuata ed aggravata dal metodo mafioso insieme agli altri tre arrestati. Montagnese e D'Arrigo sono stati portati in carcere gli altri due sono stati posti ai domiciliari.

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