lunedì 30 settembre 2013
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​"L'obiettivo di Berlusconi è portare al voto velocemente il Paese per evitare il voto sulla sua decadenza. Solo così si spiega l'accelerazione di ieri''. Così il segretario Pd Guglielmo Epifani, intervenendo a In mezz'ora. Sono reazioni sconcertate, quasi rabbiose quelle dei sindacati di fronte alla crisi politica scatenata dal Pdl. Nonostante i gravi problemi del Paese, la disoccupazione, la chiusura e la svendita di aziende grandi e piccole, l'impoverimento collettivo, la politica - lamentano compatti il leader di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti - mostra irresponsabilità e disinteresse e continua a concentrarsi solo sulle questioni personali di uno. Di uno che, affonda la Camusso, si sente diverso dagli altri, non rispetta la legge e, in totale disprezzo nei confronti dell'Italia e degli italiani, non esita a sacrificare gli altri per salvare se stesso. I sindacati sono interdetti, addirittura "sconvolti" secondo la segretaria della Cgil, dal tempismo della scelta politica di Berlusconi. Di fronte all'insufficienza di lavoro, ma anche a questioni aperte ed irrisolte come quelle di Telecom e Alitalia che necessiterebbero di soluzioni rapide, e con l'imminenza della legge di stabilità, "continuiamo ad inseguire una persona che dice che la legge non è uguale per tutti. C'è un vero degrado democratico, una crisi delle istituzioni", accusa ancora Camusso, che riassume la strategia del Cavaliere con un 'muoia Sansone con tutti i filistei'.Il timore è ora quello che la crisi politica porti con sé un avvitamento della crisi economica, spiega Raffaele Bonanni, con la necessità di una nuova manovra e di nuove tasse sulle spalle delle famiglie. Il sindacato però non vuole rimanere con le mani in mano, il suo compito, prosegue, sarà quello di informare e coinvolgere i lavoratori e di fornire un sostegno "per tutti coloro che in Parlamento vogliono mostrare responsabilità", chiedendo anche "a gran voce" al presidente Napolitano di spingere per un nuovo esecutivo che affronti i problemi veri del Paese.L'assenza di un governo lascerebbe infatti l'Italia "senza punti di riferimento" di fronte alla grandi crisi industriali di Telecom, Alitalia o di Piombino, denuncia anche Luigi Angeletti. In questa fase così delicata per l'economia "ci possiamo permettere tutto tranne che traccheggiare", sottolinea, perché come evidenzia anche il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, "i contraccolpi di una crisi politica al buio rischiano di essere altissimi a partire dall'impatto recessivo dell'aumento dell'Iva che azzererebbe i primi timidi e parziali segni di una ritrovata crescita, per il momento solo annunciata".  

Intanto stamane i leader di Cgil, Cisl e Uil si riuniscono nella sede della Cisl di via Po. Al centro del vertice il punto sulla crisi di governo contro la quale sono pronti ad azioni, fino alla mobilitazione. "Spiegheremo ai cittadini che non si possono vanificare tutti i sacrifici che i lavoratori e i pensionati hanno fatto in questi mesi", sottolinea Raffaele Bonanni.

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