martedì 13 luglio 2010
Il senatore e il deputato del Pdl risultano indagati dalla Procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta su un'associazione segreta per cui la scorsa settimana sono finite in carcere tre persone tra cui l'imprenditore Flavio Carboni. Quest'ultimo intendeva avvicinare anche i magistrati di Firenze che indagavano sul G8 e sugli altri eventi affidati alla Protezione civile. Il dato emerge dall'ordinanza dei provvedimenti di custodia cautelare emessa dalla Procura capitolina.

- Verdini indagato per associazione segreta

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Anche Dell’Utri e Cosentino farebbero parte della presunta loggia "P3". La procura di Roma ha messo il loro nome nel registro degli indagati, dopo che nei giorni scorsi aveva ottenuto l’arresto cautelare dell’imprenditore Flavio Carboni e dei faccendieri campani Arcangelo Martino e Pasquale Lombardi. E da piazzale Clodio filtra un’altra indiscrezione: i presunti massoni - in particolare i tre ora in carcere - avrebbero tentato di "addolcire" i magistrati di Firenze che indagano sugli appalti per il G8.A Nicola Cosentino, attuale sottosegretario all’Economia, si contesta il "dossieraggio" ai danni del rivale interno Stefano Caldoro, poi candidato dal Pdl a governatore della Campania (i falsi fascicoli dovevano documentare frequentazioni con transessuali). La conseguenza locale è stato il "licenziamento" di Ernesto Sica (indicato come complice) da assessore regionale all’Avvocatura. Il sottosegretario, tramite l’ex esponente dc Lombardi, avrebbe inoltre tentato di accelerare l’udienza della Cassazione che si doveva esprimere sulle misure cautelari inflittegli dalla procura di Napoli per collusioni con la camorra. Cosentino ha reagito alla notizia con una nota letta dalla sua portavoce Paola Picilli: «Ha appreso la notizia dalle agenzie, non avendo avuto nessuna comunicazione ufficiale». Dell’Utri compare invece come uno dei commensali alla cena del 23 settembre, padrone di casa il coordinatore del Pdl Denis Verdini, in cui si sarebbe concertata la strategia per avvicinare i giudici della Corte costituzionale in prossimità dell’esame del lodo Alfano, poi respinto. Inoltre, Dell’Utri appare in diverse riunioni che trattavano l’assegnazione degli appalti per l’energia eolica in Sardegna. Erano presenti ai summit Verdini, l’imprenditore Carboni e il governatore Ugo Cappellacci. Il presidente della regione è indagato per corruzione e abuso d’ufficio: il suo interrogatorio, previsto per oggi, è stato però rinviato alla settimana prossima per impegni della difesa. Confermato invece l’esame di Ignazio Farris, capo dell’Arpa sarda, secondo l’accusa nominato su imbeccata di Carbone.Il filone "loggia" prende le mosse dalle indagini sulle energie alternative, ma si estende a macchia d’olio. Il tentativo di "influenzare" i pm fiorentini sarebbe avvenuto tramite il Centro di studi giuridici di Lombardi, considerato dall’accusa uno «strumento per acquisire e rafforzare legami». Per ammorbidire i pm toscani dopo diversi arresti importanti, il centro li avrebbe invitati a Milano per un convegno, annullato quando sarebbe fallito il pressing occulto per far riammettere la lista Formigoni alle regionali. «Nessuno di noi è stato avvicinato», ha tuonato il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Quattrocchi.Altro capitolo, le presunte intromissioni nella nomina di Alfonso Marra a presidente della Corte d’appello di Milano. Il giudice si dice «sereno» e dichiara di aver «mandato via» Lombardi quando questi è passato nel suo ufficio. Ma il consigliere del Csm Pino Berruti ammette di aver ricevuto «pressioni esterne», e Palazzo dei Marescialli va verso l’apertura di una pratica. Eventualità che si profila per tutti i magistrati citati negli atti e per Arcibaldo Miller, capo degli ispettori del ministero della Giustizia, accusato di aver partecipato alla cena del 23 settembre. La replica: «Andai via dopo mezzora»..
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