mercoledì 11 agosto 2021
Il ministero della Salute ha diffuso un decalogo contro i rischi e gli immancabili consigli di bere molta acqua e di non uscire nelle ore più calde
Anziani in un'immagine d'archivio

Anziani in un'immagine d'archivio - Archivio Avvenire/Kontrolab

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Non ci sono solo incendi e fiamme a preoccupare con questa ennesima ondata di caldo stagionale: con le città che si svuotano e le temperature che si alzano c’è un’altra emergenza. Quella delle persone fragili, soprattutto anziani e soli. Ma anche bimbi piccoli, persone malate e ai margini. Con i valori estremi, che al sud e nelle isole, possono raggiungere anche punte fino a circa 45 gradi, e intensa afa e umidità al nord, a soffrire maggiormente questa situazione ai limiti sono infatti loro: gli oltre 2,6 milioni gli anziani dagli 80 anni in su. I più esposti al rischio di colpi di calore, disidratazione e malori.

I livelli di allerta e i rischi

L’allerta di livello 2 scatta in presenza di «condizioni meteo che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili», mentre quella di livello 3 indica «condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche». Secondo il bollettino del ministero della Salute l’allerta di livello 3 riguarderà in settimana e almeno fino a Ferragosto otto città (Roma, Bari, Campobasso, Rieti, Frosinone, Latina, Palermo e Perugia). E toccherà anche il Sud e le Isole, dove si supereranno i 40 gradi, soprattutto in Sicilia. Si tratta di un’ondata di calore che, oltre che per intensità, toglie il fiato anche per la durata: potrebbe, infatti, proseguire anche per alcuni giorni dopo Ferragosto.

Il vademecum del ministero della Salute

Il ministero della Salute ha predisposto un vademecum per difendersi dal caldo e con i consigli rivolti soprattutto ai più anziani: oltre agli immancabili consigli di bere molta acqua e di non uscire nelle ore più calde, si ricorda di evitare gli alcolici e limitare il caffè. Fare docce tiepide, evitare pasti abbondanti e di svolgere attività fisica all’aperto dalle 11 alle 18. Nausea, vomito, debolezza muscolare, affaticamento, mal di testa, stato confusionale, febbre sono i sintomi di un colpo di calore: nel caso a manifestarli fossero bambini o anziani è opportuno avvertire subito il medico curante.

Anziani più a rischio

Ad avere i problemi maggiori sono proprio i grandi anziani fra i più esposti ai colpi di calore visto che - sottolinea Uecoop - hanno un sistema di termoregolazione meno efficiente, manifestano con maggiore facilità i sintomi dell’ipertermia e hanno una più alta vulnerabilità alle malattie respiratorie. Senza trascurare il fatto che gli anziani hanno in genere una minore percezione del bisogno di bere per idratarsi soprattutto con le alte temperature estive. Negli ultimi anni gli sbalzi termici fra l’interno delle case e la temperatura esterna hanno portato a modificare le modalità di assistenza da parte delle cooperative e degli operatori specializzati - conclude Uecoop - con una maggiore attenzione per le conseguenze dei cambiamenti climatici sugli stili di vita delle persone, dall’alimentazione agli ambienti domestici, dall’uso dei condizionatori alle uscite all’aperto.

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