venerdì 28 maggio 2010
Presentati 11 emendamenti. Sarà possibile pubblicare per riassunto gli atti di indagini in corso. Ai giornalisti permesse registrazioni non autorizzate. Ridotte le sanzioni agli editori.
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Si potranno pubblicare per riassunto degli atti relativi a indagini in corso. È questa la principale modifica apportata al disegno di legge sulle intercettazioni, all'esame da lunedì prossimo dell'Aula del Senato, contenuta in uno degli undici emendamenti presentati dal Pdl, a firma firmati del capogruppo Maurizio Gasparri, del vice Gaetano Quagliariello, del presidente della commissione Giustizia Filippo Berselli e del relatore Roberto Centaro.Tra le altre modifiche introdotte c'è l'estensione della norma transitoria, con l'ampliamento della possibilità di applicare le nuove norme ai procedimenti già in corso.Viene cancellata la parte relativa alle riprese visive, che verrà inserita in un provvedimento successivo, e si parlerà di "intercettazioni di immagini mediante riprese visive". Sarà possibile pubblicare l'ordinanza di custodia cautelare, fatta eccezione per le intercettazioni telefoniche, e i giornalisti iscritti all'Ordine, sia professionisti che pubblicisti, potranno compiere registrazioni non autorizzate o effettuare riprese con telecamere nascoste. Diminuiscono anche le sanzioni per gli editori che pubblicheranno gli atti giudiziari prima dell'udienza preliminare.
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