martedì 9 febbraio 2010
Il 9 febbraio 2009 l'addio ad Eluana. Il tempo non cancella il segno lasciato da quel dramma. E dagli atti emerge che a distanza di due anni dall'incidente pronunciò la parola «mamma». La lettera del premier a Lecco: «Carissime sorelle, vorrei ricordare Eluana con voi e condividere il rammarico e il dolore per non aver potuto evitare la sua morte».
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    Il 9 febbraio 2009 l'addio ad Eluana. Il tempo non cancella il segno lasciato da quel dramma. E dagli atti emerge che a distanza di due anni dall'incidente pronunciò la parola «mamma». Sul fronte politico, intanto, il ministro del Welfare Sacconi e il sottosegretario alla Salute Roccella fanno sapere che l'approvazione della legge sul fine vita è prevedibile entro l'estate. "Ci sono i presupposti", hanno detto, per una convergenza sul provvedimento anche da parte dell'opposizione.La lettera del premier alle suore. «Carissime sorelle, è trascorso ormai un anno dalla scomparsa di Eluana Englaro. Vorrei ricordarla con voi e condividere il rammarico e il dolore per non aver potuto evitare la sua morte». È un passaggio della lettera che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha scritto alle suore Misericordine di Lecco, che per 14 anni hanno curato Eluana Englaro, la ragazza rimasta per 17 anni in stato vegetativo e morta esattamente un anno fa nella casa di riposo "La Quiete" di Udine. Il messaggio è stato recapitato alle sorelle dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che si è recato nella casa di cura Beato Talamoni per un incontro riservato. Il premier, nel messaggio, ringrazia le suore per «la discreta e tenace testimonianza di bene e di amore» che hanno dimostrato negli anni. «I gesti di cura - si legge ancora nella lettera - che avete avuto per Eluana e per tutte le persone che assistete lontano dai riflettori e dal clamore in cui invece sono immerse le nostre giornate, sono un segno di carità, un esempio da seguire per me e per tutti noi che abbiamo la responsabilità di governare il nostro amato Paese». Il messaggio del premier si chiude con la richiesta alle suore Misericordine di una preghiera speciale per l'Italia affinché «ritrovi pace e serenità nella vita pubblica e in quella privata di ciascuno di noi». Le reazioni dell'opposizione. Non si fanno attendere le reazioni dell'opposizione. «A un anno dalla morte di Eluana - dice in una nota Fabio Evangelisti, vicepresidente dell'Italia dei Valori alla Camera - rimane forte il nostro rammarico per il modo in cui l'intera vicenda è stata affrontata. Il nostro pensiero va al padre della ragazza, al suo dolore lungo anni, per il quale il mondo politico continua a non avere rispetto». «È grave - aggiunge Evangelisti - che tutt'ora non esista una legge, così come è grave che si debba continuare a fare polemica su argomenti di tale delicatezza. Italia dei Valori continuerà a battersi in Parlamento per una legge che rispetti i principi dell'articolo 32 della Costituzione». «Il nostro rispetto e il nostro affetto vanno oggi a chi - come Beppino Englaro - ha portato su di sè, con dignità, il dolore proprio e degli altri - commenta invece Claudio Fava, coordinatore della segreteria nazionale di Sinistra Ecologia Libertà - Silvio Berlusconi ha perduto un'altra occasione per tacere».
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