mercoledì 3 marzo 2010
La lista Pdl per la provincia di Roma è fuori. Riammessa invece quella civica regionale per la Polverini. In Lombardia la Corte d'Appello respinge il ricorso di Formigoni, che chiede il riconteggio delle firme per tutte le liste. Rimane la speranza nel giudizio del Tar. Bonaiuti: «Impensabile elezioni senza Pdl».
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Elezioni regionali, giornata di verdetti. L'ultimo in ordine di tempo riguarda la lista Pdl di Roma: "La lista Pdl Roma è fuori dalle elezioni. Il ricorso è stato respinto". Lo ha dichiarato il coordinatore regionale Pdl Lazio Vincenzo Piso. In precedenza, la lista civica regionale per il Lazio di Renata Polverini, esclusa ieri, è stata riammessa dalla Corte d'appello di Roma. Il problema che i giudici ancora devono chiarire è legato alla documentazione anagrafica di tre dei candidati in lizza. Per il 'listino' della candidata governatrice (a cui mancava la firma del vicecoordinatore del Pdl) bisognerà invece attendere 48 ore per un pronunciamento della Corte. La Corte d'Appello di Milano ha invece respinto il ricorso della lista Formigoni contro l'esclusione dalle elezioni regionali del 28 marzo. In particolare la Corte d'appello di Milano ha bocciato l'istanza di rimissione in termini presentata per il listino cappeggiato da Formigomi poichè "i termini per la presentazione delle liste previsti dal legislatore sono all'evidenza perentori".Formigoni: si ricontino le firme di tutte le liste. "Chiediamo che il riconteggio delle firme sia fatto su tutte le liste e i listini". Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Formigoni nel corso dell'incontro con la stampa al Pirellone dopo che e' stato respinto il ricorso presentato dal Pdl per la riammissione della lista di Formigoni, esclusa dalla prossima competizione elettorale per irregolarita' nelle firme. Formigoni ha poi aggiunto di aver gia' chiesto e ottenuto l'accesso agli atti "perche' anche noi possiamo fare le verifiche" "La legge - ha detto - e' uguale per tutti e deve essere applicata nello stesso modo".Reazioni e polemiche. La situazione resta tesissima. Il capogruppo del Pdl a Montecitorio Fabrizio Cicchitto ha parlato di "violazione dei principi della democrazia", dovuta "all'azione provocatoria di alcuni rappresentanti di lista di altri partiti che hanno fatto ostruzionismo e dall'inaccettabile ordine dato dal magistrato di impedire la consegna delle liste Pdl". "Come si può pensare di lasciare senza scelta nel momento più alto della democrazia, quello del voto, due regioni che insieme rappresentano più di un quarto della popolazione italiana?". È quanto ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, dopo l'esclusione della lista di Roberto Formigoni in Lombardia e di quella del Pdl provinciale nel Lazio.
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