lunedì 27 gennaio 2020
L'analisi dei flussi di voto in quattro città dell'Emilia-Romagna (Forlì, Ferrara, Parma, Ravenna). Destra e sinistra hanno fatto il pieno dei loro elettorati, ago della bilancia le altre forze
Istituto Cattaneo: decisivi in Emilia-Romagna gli elettori del M5s
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Gli elettori del Movimento 5 Stelle vanno a sinistra e sono stati uno dei fattori determinanti per la vittoria di Stefano Bonaccini in Emilia Romagna. È quanto emerge in estrema sintesi da uno studio dell'Istituto Cattaneo di Bologna che ha analizzato i flussi elettorali su 4 città (Forlì, Ferrara, Parma, Ravenna) dalle europee 2019 alle regionali 2020. E la ricerca mette in rilievo il «ruolo determinante dei 5 Stelle sull'esito del voto».

Secondo l'istituto bolognese, infatti, i due principali sfidanti - Stefano Bonaccini per il centrosinistra e Lucia Borgonzoni per il centrodestra - «hanno fatto quasi il pieno dei rispettivi elettorati, quindi le scelte degli elettori delle terze forze si sono rivelate decisive». Molti elettori pentastellati - il 71,5% a Forlì, il 62,7% a Parma, il 48,1% a Ferrara si rileva nell'analisi - hanno scelto la candidatura di Bonaccini e solo una minoranza ha deciso di optare per il candidato del M5s (Simone Benini) o per il centrodestra della Borgonzoni. L'espansione elettorale dell'area di centrosinistra guidata da Bonaccini è dovuta dunque «alla maggiore capacità di attrazione degli elettori pentastellati, che di fronte all'alternativa tra destra e sinistra - si spiega nello studio - hanno optato in modo netto per lo schieramento del presidente regionale uscente».

Nelle elezioni in Emilia Romagna, i campi avversi, ovvero centrodestra e centrosinistra, si sono mobilitati in modo «simmetrico», facendo dunque «il pieno» dei rispettivi elettorati, rileva la ricerca dell'Istituto Cattaneo, dunque è stato proprio il voto dell'elettorato M5S, verso sinistra, ad essere l'ago della bilancia per la netta riconferma di Stefano Bonaccini alla guida della regione Emilia Romagna. Oltre al "fattore" M5S, secondo lo studio, va evidenziata anche la capacità di Stefano Bonaccini di «conquistare voti tra gli elettori delle liste di sinistra» diverse dal Partito democratico: come nel caso di Ferrara, dove «il 61,4% di chi nel 2019 aveva votato per un partito a sinistra del Pd ha scelto Bonaccini, e in misura superiore lo stesso fenomeno si è osservato anche a Forlì (71,4%)». Lo studio dell'Istituto Cattaneo sui flussi elettorali (dalle europee 2019 alle regionali 2020) è stato curato da Marta Regalia, Marco Valbruzzi e Salvatore Vassallo.




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