lunedì 29 marzo 2010
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Umberto Bossi.  «La sinistra è ko, ha perso tutti i voti, è sparita al Nord. Ci sarà pure un motivo». Lo ha detto il leader della Lega, Umberto Bossi, in sala stampa in via Bellerio, commentando l'esito del voto. «Berlusconi i voti se li è presi, non solo al Nord - ha detto - ma anche al Sud. Io mi domanderei perché la sinistra ha perso tutti i voti».«Ora facciamo le riforme» e «subito» realizziamo il federalismo. Lo ha detto Umberto Bossi commentando i risultati delle elezioni regionali. «La gente ci ha votato - ha spiegato Bossi - perchè la Lega vuole cambiare il Paese. Abbiamo vinto in Veneto, in Piemonte e abbiamo un grande risultato anche in Lombardia. I lombardi sono svegli e hanno capito prima di tutti che si deve cambiare». «Chi ha perso - ha aggiunto Bossi - è la sinistra. La gente non la vota perchè non si può votare chi dice sempre di no. La sinistra al Nord è sparita. Devono interrogarsi sul perché. Gli operai adesso non votano più per la sinistra». Parlando poi del federalismo, Bossi ha spiegato che «nella maggioranza siamo impegnati per la difesa del federalismo. La gente vuole il federalismo a qualsiasi costo. Una volta dicevano che la Lega voleva il federalismo per distruggere lo Stato. Non è così, la gente vuole il federalismo e noi lo faremo subito». «Per ora metto il mio nome poi deciderà il Consiglio federale della Lega». Così Umberto Bossi, sulla ipotesi di una candidatura leghista a sindaco di Milano. Nei giorni scorsi, il leader del Carroccio aveva annunciato che, nel caso di un buon risultato elettorale del suo partito alle Regionali, avrebbe chiesto di avere un suo candidato alla poltrona di primo cittadino milanese l'anno prossimo.Roberto Formigoni. «Se anche la Lega vince così come vinciamo noi per noi la vittoria vale il doppio». Questo uno dei primi commenti a caldo del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, dopo i primi risultati elettorali. Per quanto riguarda l'affermazione della Lega «sono in Giunta con noi da dieci anni e abbiamo sempre governato d'amore e d'accordo. È la sinistra che è scomparsa e per questo si è inventata il duello tra i due partiti del centrodestra». Per quanto riguarda la sua affermazione personale «ho guadagnato più voti rispetto al 2005 - ha osservato Formigoni - raddoppiando il vantaggio sul mio diretto competitor nonostante abbiano cercato di sgambettarci illegalmente quando andavano in giro raccontando che non eravano neanche capaci di raccogliere le firme. Per quanto riguarda il futuro continueremo a governare all'insegna delle riforme - ha concluso Formigoni - che i nostri cittadini hanno dimostrato di apprezzare». Luca Zaia. «Questa elezione, con i risultati che abbiamo visto anche in altre regioni, è il significato di un Governo che viene premiato. Quesa elezione, comunque, mi lascia intatto il senso della realtà: fuori ci sono 4 milioni e 882mila veneti che aspettano risposte: serve il federalismo». Cosi Luca Zaia, nel suo primo intervento nella giornata dello spoglio elettorale. «Va sdoganato il federalismo e questo governo regionale vorrà gestire una nuova politica e avviare la stagione delle riforme: so cosa abbiamo fatto a livello nazionale e cosa si potra quindi dare ai veneti con questa nuova stagione», ha concluso Zaia.Ignazio La Russa. «No, ma nulla è immobile per sempre. Il Pdl prende consapevolezza della propria forza ma anche studiare forme di penetrazione in certi territori, come ad esempio al Nord». Lo afferma il coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa, conversando con i cronisti a Via dell'Umiltà, a chi gli chiede se dopo le elezioni ci saranno dei cambi nell'organigramma del partito. A chi gli chiede se il risultato possa danneggiare la linea del presidente della Camera Gianfranco Fini, il ministro della Difesa risponde: «Questo non risultato non danneggia Fini perchè rafforza il Pdl, di cui lui è il cofondatore».Stefano Caldoro. «Abbiamo raccolto una grande volonta di cambiamento tra i cittadini che ci chiedevano la politica del fare e dopo 15 anni di opposizione andiamo al governo della Regione Campania». Stefano Caldoro candidato alla presidenza della Regione Campania è appena giunto nel suo comitato elettorale a Napoli e commenta così le proiezioni e i primi scrutini che lo danno in vantaggio, con uno scarto anche di circa 18 punti percentuali, sull'avversario di centrosinistra Vincenzo De Luca. «Abbiamo ora tanti problemi da affrontare - dice - certamente il cattivo governo che c'è stato ha influito sull'andamento del voto, ma questo non sempre vuol dire per i cittadini cambiare amministrazione. Da domani mattina dobbiamo iniziare a lavorare».Mara Carfagna. «Il centrodestra e il Popolo della libertà in particolare conquistano dopo dieci anni la Campania, che non è soltanto la seconda Regione più popolosa d'Italia, ma è stata il primo e più importante laboratorio della politica di centrosinistra al Sud, un decisivo serbatoio di voti per il Pd»: così Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunità, commenta i primi dati sulle elezioni regionali. «Cinque milioni di campani - aggiunge il ministro - conosceranno presto la buona amministrazione del centrodestra, riusciranno a dimenticare il sistema clientelare fatto di sprechi e lentezze costruito in questi anni dal centrosinistra che, giustamente, gli elettori hanno scelto di spazzare via. Anche solo la conquista della seconda regione d'Italia, estremo baluardo della classe dirigente meridionale della sinistra, dopo così tanti anni, potrebbe consentirci di parlare di grande successo del centrodestra e del governo alle elezioni». «Per questa vittoria dobbiamo dire grazie innanzitutto al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha sempre prestato grande attenzione alle esigenze di questa terra, come di tutto il Sud Italia», conclude Mara Carfagna.Mariastella Gelmini. «In Lombardia assistiamo al crollo del centrosinistra, sempre meno in grado di comprendere le richieste dell'elettorato. Voglio ricordare che nel 2005, in un contesto molto difficile, il candidato del centrosinistra ottenne il 42% e il presidente Formigoni il 53%». È quanto afferma, in una nota, il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. «Oggi il governatore uscente - aggiunge la Gelmini - ottiene un aumento di consensi che dimostra la sua grande capacità di governare e di essere apprezzato dai cittadini. Al contrario il candidato Filippo Penati ottiene il 33%, un risultato deludente che non può non far riflettere il Pd e tutto il centrosinistra». «Il Pdl - conclude il ministro - si conferma il primo partito e si ripropone come il punto di riferimento per tutti i lombardi che vogliono una regione più moderna, più efficiente e più sicura».Paolo Bonaiuti. «L'unica asticella" ragionevole era prendere qualcosa in più della volta precedente e noi abbiamo già raddoppiato»: è quanto sottolinea il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti intervenendo allo speciale elezioni del Tg1.Giuseppe Scopelliti. «I giovani hanno votato in massa per noi. È un voto pulito e coeso che ci restituisce il volto vero della Calabria contro la 'ndrangheta». È il commento di Giuseppe Scopelliti, candidato per il centrodestra alla presidenza della Regione Calabria. «La vittoria schiacciante di oggi - dichiara in una nota il portavoce del Pdl calabrese - è la vittoria di tutti i calabresi. Il dato conferma che siamo stati votati da destra, sinistra e centro. Adesso dobbiamo confermare la fiducia degli elettori agendo con trasparenza, cambiando la Calabria a partire dalla sanità. Il clientelismo non ha dato frutti».
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