martedì 16 agosto 2022
Letta capolista in Lombardia e Veneto. Cottarelli corre a Milano. C’è il virologo Crisanti in Europa. Renzi: scelte dettate dai rancori del segretario
il Pd approva le liste dei candidati. Esclusi Lotti e Cirinnà
COMMENTA E CONDIVIDI

Liste pronte per il Partito democratico che ieri in direzione nazionale ha approvato le candidature per le prossime elezioni, tra le prevedibili tensioni legate alla riduzione del numero dei parlamentari, ai nomi provenienti dalle altre forze della coalizione e alle esclusioni eccellenti.

Il segretario Enrico Letta correrà come capolista alla Camera in Lombardia e Veneto, mentre Carlo Cottarelli sarà il primo nome per il Senato a Milano. Capolista anche il microbiologo Andrea Crisanti in Europa. Ci sono poi 4 giovani under 35 a guidare le candidature nei rispettivi collegi: Rachele Scarpa, Cristina Cerroni, Raffaele La Regin e Marco Sarracino.

«Avrei voluto ricandidare tutti i parlamentari uscenti. Impossibile per il taglio di parlamentari ma anche per esigenza di rinnovamento - ha detto Letta nel suo discorso alla direzione nazionale -. Ho chiesto personalmente sacrifici ad alcuni. Mi è pesato tantissimo, 4 anni fa il metodo di chi faceva le liste era: faccio tutto da solo. Io ho cercato di comporre un equilibrio. Rispetto dei territori tra i criteri fondanti delle scelte. Termino questo esercizio - ha aggiunto - con un profondo peso sul cuore per i tanti no che ho dovuto dire. Peso politico e umano. Ma la politica è questo: assumere la responsabilità. Potevo imporre persone mie ma non l'ho fatto perché il Partito è comunità». Ad ogni modo, ha però rivendicato il leader dem, «la parità di genere è stata rispettata nelle liste».

Tra le esclusioni, vanno registrate quelle di Luca Lotti, ex braccio destro di Matteo Renzi, e di Monica Cirinnà, che ha rifiutato la candidatura in un collegio «perdente», oltre ad Alessia Morani e a Stefano Ceccanti. «Il segretario del mio partito ha deciso di escludermi dalle liste per le prossime elezioni politiche - ha scritto su Fb l'ex ministro dello Sport -. Mi ha comunicato la sua scelta spiegando che ci sono nomi di calibro superiore al mio. Confesso di non avere ben capito se si riferiva a quelli che fino a pochi mesi fa sputavano veleno contro il Pd e che oggi si ritrovano quasi per magia un posto sicuro nelle nostre liste. Non lo so. Ma così è. La scelta è politica, non si nasconda nessuno dietro a scuse vigliacche».

«Oggi il mondo della politica commenta le scelte sui candidati del Pd - dice nella sua E-news, Matteo Renzi, leader di Italia Viva -. A me pare che - dalla scelta di come costruire la coalizione ai nomi delle liste - la guida di Enrico Letta si sia caratterizzata più dal rancore personale che dalla volontà di vincere. Vedremo i frutti il 26 settembre. Auguro ogni bene a tutti, candidati ed esclusi, ed evito con cura ogni dibattito sul tema: mi hanno insegnato che la politica si fa coi sentimenti, non coi risentimenti. Noi staremo sui contenuti. Noi non abbiamo candidati che hanno votato contro la fiducia a Draghi».






© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: