sabato 2 febbraio 2013
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La definizione della famiglia è quella dello Costituzione, che parla di genitori e di figli. È la famiglia naturale, come emerge ormai anche nel dibattito giuridico in Germania o negli Stati Uniti, con un ritorno al giusnaturalismo. Oggi molte discussioni portano a fraintendimenti con deviazioni sul terreno dei diritti». Gregorio Gitti, candidato “montiano” alla Camera per Scelta Civica, porta nel dibattito il suo bagaglio giuridico: è ordinario di diritto civile alla Statale di Milano.Come vanno affrontate allora le istanze delle unioni diverse dalla famiglia?Il legislatore può e deve tenere contro di unioni di fatto variamente costituite. In Gran Bretagna esiste la civil partnership (che riconosce alle coppie, anche dello stesso sesso, la possibilità di vincolarsi in una unione registrata, ndr), in Germania hanno scelto i patti successivi. In Italia va superato l’articolo 458 del codice civile, che vieta la promessa reciproca di nominarsi eredi. Si tratta di diritti dei singoli da tutelare, ma la famiglia è un’altra cosa.Cosa fare allora per sostenerla?Il nostro programma è articolato attorno a due infrastrutture sociali: famiglia e impresa. Scelta Civica vuole introdurre il “fattore familiare”, misura su cui far convergere le defiscalizzazioni per le famiglie. Come l’impresa deve poter defiscalizzare gli utili reinvestiti, così deve essere per quanto le famiglie spendono per i figli, in formazione e scuola. Perché i giovani sono il capitale umano da valorizzare, per un Paese sono la garanzia del futuro, l’investimento più importante. Ma serve anche una fortissima focalizzazione sulla scuola e l’università. Le famiglie scontano i tagli agli enti locali che hanno ridotto ai minimi termini molti servizi.L’abolizione dell’Ici, assolutamente demagogica, ha messo in ginocchio i comuni. L’Imu, che fu proposta da Tremonti e dalla Lega, ha rimediato allo sbilanciamento del saldo finanziario. Ora però – dopo che avremo aumentato la detrazione per la prima casa, raddoppiate le detrazioni per i figli, e complessivamente l’avremo ridotta per gli anziani soli – deve diventare il perno della finanza pubblica, perché non consente evasione e garantirà agli enti locali una leva diretta per realizzare i servizi per la famiglia. La scelta delle coppie di impegnarsi pubblicamente con il matrimonio va promossa, nell’interesse della società?La carta costituzionale riconosce la famiglia come cellula pre–esistente. L’articolo 29 dice: «La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio». I padri costituenti erano cattolici, liberali, socialisti e comunisti. Non sono indicazioni confessionali, ma di grande saggezza. Se tutti leggessero la Costituzione, si eviterebbero molte discussioni.
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