sabato 9 febbraio 2013
​Il segretario parla a Torino ai progressisti europei: «Solo Pd ha posizione certa ed è accettato a Bruxelles». Attacco a Monti: personalismo è demagogico 
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"La destra esiste, ma noi la battiamo". Lo ha detto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, chiudendo l'incontro 'Renaissance for Europè. "In questi giorni - ha aggiunto - gireremo l'Italia in tutti i posti e cercheremo di risvegliare il popolo delle primarie".E proprio sull'Europa: "Solo il Pd ha una collocazione certa in Europa ed è accettato, mentre dove si collocheranno gli altri candidati alle elezioni in Italia?", si è chiesto Pier Luigi Bersani, intervenendo alla conferenza dei progressisti europei a Torino. "Noi siamo gli unici a poter collegare un sistema politico italiano a un sistema politico europeo. Noi non siamo soli, si è visto oggi, e sappiamo precisamente dove sederci in Europa e sappiamo di essere accettati laddove andiamo a sederci", ha premesso il segretario del Pd. "Dicano gli altri qui in Italia dove intendono sedersi e dove pensano di essere accettati. Berlusconi dove vuole sedersi ed è accettato dove vuole sedersi?", ha chiesto, "e Monti si siede vicino a Berlusconi e Orban? Per tacere di Grillo e Ingroia. Dove si siedono?"."In Italia non abbiamo percepito il totale disassamento rispetto alle democrazie del mondo", ha proseguito il segretario del Pd, parlando di Mario Monti. Ma il personalismo "è rigido, occasionale per forza demagogico. Ormai tutti fanno demagogia", ha insistito, "qualcuno si è stupito di vedere un nuovo Monti. È il meccanismo. Quando non hai il collettivo e un meccanismo democratico, c'è la persona". "Io ho fatto le primarie e non ho messo il mio nome sul simbolo, loro che si sono scelti da soli hanno messo il loro nome sul simbolo", ha aggiunto.
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