venerdì 22 gennaio 2021
Le misure prese per contenere la pandemia di Covid hanno un effetto collaterale positivo: i casi di influenza sono almeno 5 volte inferiori rispetto all'anno scorso. Evitati 8mila morti
Influenza, casi al minimo grazie alla mascherina

Ansa

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Le misure prese per contenere la pandemia di Covid-19 stanno avendo un 'effetto collaterale' molto positivo, con i casi di influenza ai minimi degli ultimi anni e, se la tendenza verrà confermata, almeno per quest’anno si eviteranno i circa 8mila morti che il virus stagionale fa ogni anno nel nostro Paese. La sensazione avvertita in queste settimane da molte famiglie italiane è ora certificata dai numeri. A fotografare l’andamento piatto di quest’anno c’è proprio il bollettino settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità, l’Iss, secondo cui i livelli sono almeno cinque volte più bassi rispetto alla stagione 2019-2020.

«In Italia – si legge – nella seconda settimana del 2021, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali si mantiene stabilmente sotto la soglia basale, con un valore pari a 1,5 casi per mille assistiti. Nella scorsa stagione in questa stessa settimana il livello di incidenza era pari a 8,5 casi per mille assistiti. In tutte le Regioni italiane che hanno attivato la sorveglianza il livello di incidenza delle sindromi simil- influenzali è sotto la soglia basale». L’incidenza è molto sotto la media anche nelle Regioni, come la Puglia, che registrano il più alto numero di casi nel Paese.

Anche a livello europeo la stagione influenzale non è praticamente iniziata, scrive il sito Flu News Europe. Il merito, spiega Giancarlo Icardi direttore del dipartimento di Igiene del Policlinico San Martino di Genova, è di una serie di fattori, alcuni dei quali dovrebbero rimanere nei comportamenti collettivi anche una volta che il Covid sarà sconfitto. «L’uso delle mascherine e altre misure – spiega l’esperto – ha un ruolo importante, ma dobbiamo anche considerare altri fattori: uno di questi è sicuramente la vaccinazione antinfluenzale, di cui quest’anno è decisamente aumentata la copertura, e poi c’è la cosiddetta 'competizione virale'. Il virus Sars-CoV-2 ha trovato una popolazione largamente suscettibile all’infezione, e quindi è diventato competitivo per quelli influenzali. Se il prossimo inverno avremo debellato, o comunque ridotto fortemente, il coronavirus è probabile che gli altri tornino».

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