martedì 1 ottobre 2019
Interventi per 29-30 miliardi. 2,5 serviranno per la riduzione delle tasse sul lavoro, che partirà da luglio. Deficit al 2,24% e debito al 135,2% nel 2020
Ecco la manovra: via l'Iva e lotta all'evasione
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Lo spread sui titoli di stato questa mattina si è mantenuto stabile intorno ai 139 punti base, al livello di ieri. Segno che il quadro di conti pubblici disegnato dal governo non allarma almeno per ora gli investitori. Il Consiglio dei ministri ieri ha approvato la Nota di aggiornamento al Def, che rappresenta il primo passo della legge di bilancio, prevista tra i 29 e i 30 miliardi di euro, dei quali ben 23 saranno utilizzati per disinnescare gli aumenti Iva lasciati in eredità dai precedenti governi.

Nel documento vengono tagliate le stime di crescita e rivisti al rialzo gli obiettivi di deficit sia per il 2019 sia per il 2020. Per quest'anno l'obiettivo di deficit è aumentato al 2,2% del Pil a fronte del 2,04% negoziato con la Commissione europea lo scorso luglio. Anche il target del 2020 è portato al 2,24% (dal precedente 2,1% indicato ad aprile) a fronte di un andamento tendenziale (a legislazione vigente) previsto all'1,4%. Il quadro annunciato dal governo configura quindi una manovra espansiva per il 2020 pari a 0,8 punti percentuali di Pil, che equivalgono a 14,5 miliardi di euro, circa la metà dell'intera manovra. Il resto delle coperture dovrebbe arrivare soprattutto dalla lotta all'evasione fiscale (7 miliardi) e poi da riduzioni di spesa (1,7), taglia a sussidi dannosi per l'ambiente (1,8) e altre misure fiscali non dettagliate.

Sul piano delle misure in cantiere, accanto alla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia sull'Iva c'è il primo modulo del taglio del cuneo fiscale per i lavoratori a reddito medio-basso, che però partirà da luglio per una spesa da 2,5 miliardi (5 miliardi dal 2021). E poi incentivi per incoraggiare i pagamenti elettronici in chiave anti evasione, come la detrazione del 19% su alcune tipologie di spesa, il così ribattezzato "bonus Befana" che sarebbe erogato a inizio anno.

Il ministro degli Esteri Di Maio ha annunciato questa mattina più soldi per gli investimenti per università e ricerca e misure per le
famiglie, a partire dalla gratuità degli asili nido. "Una volta trovati i soldi per sterilizzare l'aumento dell'Iva non ci fermiamo affatto, abbiamo obiettivi ambiziosi", ha affermato poco fa a Genova il premier Conte. "Abbiamo approvato tutta una serie di misure per realizzare obiettivi ambiziosi.

Vogliamo un'Italia più verde, più sicura, più digitalizzata, più attenta a persone vulnerabili e fragili, siano persone emarginate dal lavoro, famiglie numerose, lavoratori che non hanno avuto aumenti da tanti anni". Si vedrà nei prossimi giorni come reagirà la Commissione europea alla manovra annunciata dall'Italia. Il disavanzo strutturale, il parametro utilizzato da Bruxelles per garantire il rispetto delle regole comunitarie, sale dall'1,2 del 2019 all'1,4% del Pil nel 2020. In base alle regole dovrebbe invece diminuire. L'obiettivo di crescita è fissato a +0,1% nel 2019 e a +0,6% nel 2020, entrambi ridotti rispettivamente dai precedenti +0,2% e +0,8% di aprile. Il debito pubblico salirà nel 2019 al 135,7% nello scenario programmatico dal 134,8% di fine 2018. Per gli anni successivi il rapporto debito/Pil si riduce al 135,2% nel 2020.

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