domenica 15 maggio 2016
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1 Dobbiamo superare la logica dell’emergenza sociale e ricominciare con una politica della programmazione, facendo leva sullo straordinario spirito di accoglienza della nostra città, cresciuto grazie alla Chiesa e alle parrocchie. Penso a servizi sociali che saranno perni per restituire un’idea forte di comunità. Per tutti. Questo cantiere si chiamerà 'Romainclude'. Punteremo sulle tante realtà già in campo, spesso in silenzio. Il nostro compito non sarà sostituirci a quello che c’è, ma aiutarlo a crescere. «Chi fa bene a Roma, fa bene al mondo», diceva san Filippo Neri. 2 Non è solo trasferendo reddito che si riducono gli ostacoli a una famiglia, soprattutto se numerosa. Il sostegno economico è molto importante, ma va accompagnato da altri decisivi interventi. Una vera 'politica per la famiglia': contenimento dei costi degli asili nido, aiuto ai nuclei con anziani fragili a carico, sostegno a quelli numerosi o con disabili, sgravi fiscali. 3 La questione casa è il cuore delle politiche urbane. Abbiamo soluzioni chiare e fattibili. Con il superamento del sistema dei residence attraverso il buono-casa risparmieremo - da subito - 13 milioni da reinvestire per garantire risposte più adeguate. Affiancheremo poi nuovi strumenti: l’Agenzia per la Casa e il sussidio al mutuo per i 7.000 nuclei in difficoltà con il pagamento delle rate. Rafforzeremo la task forceper prevenire la compravendita delle case popolari affinché non subentri chi non ha diritto. 4 Mafia Capitale ha scoperchiato un sistema illecito contiguo all’Amministrazione. Ma c’è stata una reazione. Proseguiremo con la rotazione dei dirigenti e la centrale unica degli appalti, certo, ma soprattutto introducendo dal primo giorno il principio della programmazione. Il perenne stato d’emergenza è l’acqua torbida in cui nuotano i pochi dipendenti che non rispettano la legge. 5 Siamo ancora sotto il livello europeo che dice che il 33% dei bambini deve poter accedere a un nido. Aumenteremo l’offerta attraverso l’integrazione dei diversi soggetti (statale, comunale e privato). Investiremo risorse per ridurre liste di attesa. Inoltre, voglio scuole aperte anche nel pomeriggio. 6 È incivile il protrarsi di soluzioni non rispettose della condizione umana, condannate in sede europea. Concretamente: chiusura di tre campi entro 2 anni, percorsi di inclusione personalizzati, lavoro integrato di Comune, volontariato e associazionismo. 7 Ho detto che voglio restituire mezz’ora ad ogni romano. Non è semplice, ma ci riusciremo. Dobbiamo completare la metro C e prolungare la B. Poi i tram: 4 nuove linee a cominciare dallo sdoppiamento dell’8 su viale Marconi e suo prolungamento fino a Termini. Più corsie preferenziali: da 68 km. passeremo a 150. Poi dobbiamo spingere con decisione sulle ciclabili e far diventare realtà il Grab (Grande raccordo anulare delle bici). E la pedonalizzazione dei Fori deve diventare il parco archeologico più importante al mondo 8 Rivoluzionare la macchina amministrativa per portare il Comune alla porta di casa dei romani. Come? Con Municipi forti che diano risposte ai loro quotidiani problemi. 9 È mia profonda convinzione che il vincolo d’amore tra due persone debba essere rispettato e riconosciuto, indipendentemente dalla loro identità sessuale. La legge approvata è una buona legge che, senza alcuna equiparazione tra le unioni civili o le convivenze di fatto e i matrimoni eterosessuali, estende diritti. Da sindaco io rispetterò la legge. 10 Il faro del legislatore non può che essere, anche il questo caso, l’art. 32 della Costituzione: 'Nessuno - si legge - può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana'. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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