venerdì 4 ottobre 2019
Domenica sarà possibile visitare il primo campo per la terapia ricreativa in Italia. Dove i ragazzi con malattie croniche e disabilità possono ritrovare gioia e fiducia in se stessi
Apre le porte Dynamo, il Camp "magico" per i bambini malati
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Un luogo "magico", dove anche in carrozzina si può scalare una parete attrezzata e in cui i dottori anziché paura fanno sorridere. Un posto in cui l’allegria è capace di guarire dentro e la compagnia lenisce tutte le ferite. Un’esperienza che rende più forti, pronti ad affrontare la malattia, anche la più impegnativa, con una maggiore consapevolezza di sé, dei propri mezzi, delle proprie capacità di reazione. Una vacanza in cui si torna bambini e basta. E tornando bambini si diventa grandi. Il Dynamo camp è tutto questo e domenica 6 ottobre apre le sue porte al pubblico per una giornata di divertimento e per mostrare i benefici della terapia ricreativa.


Dynamo camp, infatti, dal 2007 offre in maniera gratuita a ragazzi dai 6 ai 17 anni, con malattie gravi o disabilità croniche, soggiorni settimanali e weekend in una struttura immersa in un’oasi naturalistica, attrezzata con teatro, parete per l’arrampicata, tiro con l’arco, un maneggio per l’ippoterapia, un tendone per le attività circensi, studi di produzione video, una radio e tante altre opportunità per esprimersi e divertirsi. Un programma che, durante l'anno, viene anche esportato all’esterno grazie a un truck attrezzato che raggiunge ospedali e case famiglie in molte città italiane. In tredici anni il Dynamo Camp – nato su impulso dell’imprenditore Vincenzo Manes, ispirato agli analoghi camp promossi negli Usa da Paul Newman e che si sostiene grazie ai fondi donati dai cittadini e dalle imprese – è cresciuto in maniera davvero esponenziale. Dai primi 60 ragazzi ospitati per due settimane si è arrivati quest’anno a oltre mille bambini ospitati da soli, 919 familiari nelle sessioni dedicate e oltre 3mila persone contattate negli ospedali. In tredici anni sono stati quasi 30mila i ragazzi e gli adulti complessivamente coinvolti nelle attività di terapia ricreativa.

A crescere è stata anche la grande famiglia dei "Dynamici", la rete di volontari, ambasciatori, fundraiser, medici, infermieri che assicurano la necessaria assistenza sanitaria e ora anche registi e artisti che prestano la loro opera gratuitamente, semplicemente stando accanto ai bambini e creando con loro opere, alcune delle quali vengono poi battute all’asta per finanziare il camp. Negli anni sono nati e si sono sviluppate altre iniziative come l’Academy per la formazione su impresa sociale e corporate philantropy, ProDynamo per la vendita di prodotti, il cui utile va interamente a finanziare il camp, la Dynamo Bike challenge e mille altre iniziative dal basso per sostenere il progetto, assieme a un sempre più stretto rapporto con le strutture sanitarie italiane e di alcuni Paesi esteri come Germania, Iraq, Giordania e Marocco.

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