mercoledì 23 ottobre 2019
La Veneranda Fabbrica del Duomo rivolge un appello perché vengano sostenute le iniziative per effettuare i costanti restauri di cui la cattedrale ha bisogno. Ecco come si può fare
Pulizia della facciata del Duomo (Foto Veneranda Fabbrica del Duomo)

Pulizia della facciata del Duomo (Foto Veneranda Fabbrica del Duomo)

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Il legame dei milanesi e del mondo delle aziende meneghine con il Duomo è molto forte ed è proprio in virtù di questo nesso che la Veneranda Fabbrica del Duomo rivolge un appello perché vengano sostenute le iniziative per effettuare i costanti restauri di cui la cattedrale ha bisogno. Mantenere intatto lo splendore del capolavoro dell’arte gotica costa circa 30 milioni di euro l’anno, la maggior parte assorbita dai restauri e un’altra quota dal personale.

Con l’iniziativa "Adotta una guglia" sono state adottate la metà delle 135 guglie. Questa proposta non è rivolta solo a mecenati, ma a tutti i cittadini perché per aderire alla sottoscrizione collettiva basta un euro. Le donazioni sono registrate e viene creato un fascicolo cartaceo contrassegnato con un numero di protocollo depositato nel secolare Archivio dell’Ente.

Mentre l’ultimo progetto è il supporto al restauro del grande organo, che con le sue 15.800 canne, rappresenta il più grande d’Italia. Costruito nel 1938, restaurato e ricollocato integralmente in Presbiterio dalla ditta Tamburini nel 1986, è iscritto nell’albo d’oro dei quindici organi più grandi del mondo. Per ora hanno aderito al restauro la Fondazione Bracco e Banca Intesa, oltre a molti cittadini che partecipano ai concerti organizzati nella cattedrale.

Ma a far quadrare i conti contribuiscono anche le aperture straordinarie per le aziende e le terrazze per eventi, come pure le affissioni.

Anche quest’anno è possibile sostenere i restauri della cattedrale acquistando per Natale il tradizionale panettone. La ricetta classica, declinata con uvette calabresi di Diamante e farina con germe di grano macinato a pietra, è quella prodotta dal Viaggiator Goloso, marchio premium di Unes, che fornisce "Il Panettone del Duomo di Milano" in edizione limitata (3.000 confezioni) e in vendita presso il Duomo shop, unico punto vendita dello storico ente, in piazza del Duomo 14/A, sulla destra della cattedrale. «Speriamo che il panettone ci aiuti – ha detto Fulvio Pravadelli, coordinamento di presidenza della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano –. I donatori sono fondamentalmente i cittadini che fanno donazioni piccole e grandi. Anche se abbiamo sviluppato pacchetti di fund raising rivolti alle aziende, cui hanno aderito vari gruppi, da Pirelli a Banca Mediolanum a Mapei».

Per sensibilizzare sulla raccolta fondi e farsi conoscere la Veneranda Fabbrica va anche all’estero e la prossima tappa sarà New York, proprio perché le tradizioni milanesi stanno diventando sempre più globali e il Duomo è un simbolo e un bene artistico che ha bisogno di una cura permanente da parte di tutta la comunità.

«È necessario che i turisti continuino a venire – ha sottolineato Pravadelli –. Ci auguriamo che i milanesi siano sempre sensibili nell’aiuto al Duomo. Dal canto nostro, cerchiamo di sostenerci da soli e di essere autonomi, dal momento che i contributi pubblici corrispondono all’incirca al 20% degli introiti (circa sei milioni)». Ai due milioni di fedeli si prevede di aggiungere quest’anno due milioni e mezzo di turisti. Un flusso di persone che contribuisce a mantenere viva l’anima e le mura del Duomo.

A proposito di panettone, la storia della Veneranda è intrecciata con quella del cibo. Basti pensare che gli operai che prestavano la loro opera inizialmente erano pagati con il vitto. Si dice anche che nel 1574 un vetraio belga, Valerio di Fiandra, abbia inventato il risotto alla milanese utilizzando lo zafferano con cui si coloravano le vetrate. Per arrivare al Pan de Toni nato alla corte di Ludovico il Moro.

«Fedele alla propria missione e alla propria identità, la Veneranda Fabbrica si fa promotrice di questa iniziativa per sostenere i restauri del Duomo con una formula che, grazie alla collaborazione con il Viaggiator Goloso, unisce la più milanese delle istituzioni al dolce milanese per eccellenza», sono le parole di Fedele Confalonieri, presidente della Veneranda Fabbrica. Mentre Rossella Brenna, amministratore delegato del Gruppo Unes ha dichiarato: «In questi anni la generosità dei milanesi ha permesso di portare a compimento tanti lavori essenziali per la conservazione di una delle più belle cattedrali al mondo e siamo lieti che, anche grazie a questa iniziativa, la Veneranda Fabbrica del Duomo possa continuare a tutelare il patrimonio artistico della nostra città».

L’ente ecclesiastico, che ha una storia di 632 anni, gestisce la manutenzione della cattedrale (ci sono sempre una decina di cantieri aperti), la cava di Candoglia (tuttora attiva), i marmisti in viale Certosa, la Chiesa di San Gottardo e il museo, oltre a prestare servizio per l’attività liturgica e ad accogliere i visitatori.

Il panettone natalizio è disponibile nella confezione speciale ispirata ai documenti conservati nello storico Archivio della Fabbrica nel taglio da mezzo chilo (9.90 euro) o nel formato da un chilo (15.90 euro). Si può anche prenotare all’indirizzo: panettone@duomomilano.it.

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