martedì 21 luglio 2015
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Due giovanissimi hanno perso la vita nel fine settimana: uno aveva 16 anni ed è morto, nella notte tra sabato e domenica, dopo aver aver assunto dell’ecstasy liquida nel corso della serata in discoteca a Riccione. Completamente diversa è la storia, altrettanto drammatica, accaduta a Milano, dove un ragazzo di 22 anni, domenica mattina, si è lanciato dalla finestra al terzo piano della questura di Milano, ed è morto. Non è stato ancora chiarito il motivo che lo avrebbe spinto a uccidersi, tanto che il pm Tiziana Siciliano che sta conducendo le indagini, lo ha definito «un gesto assurdo e imprevedibile ». «Non ci sono ipotesi di reato né emergono anomalie dalla ricostruzione dei fatti» ha aggiunto il pubblico ministero, aprendo d’ufficio la pratica per atti non costituenti notizia di reato.

Di certo finora ci sono pochi altri elementi: in casa del giovane sono stati trovati 70 grammi di marijuana, ma bisognerà aspettare l’esame autoptico per vedere se il ragazzo avesse assunto sostanze stupefacenti. La madre ha raccontato che quando suo figlio era rientrato a casa domenica notte verso le 4 del mattino: prima che cominciasse ad aggredirla, le era parso molto agitato. Dopo averla colpita al volto, il giovane era scappato, mentre sua madre si era recata al Commissariato di Città Studi per chiedere aiuto.

Le indagini andranno avanti nei prossimi giorni non solo nel capoluogo milanese, ma anche sulla Riviera romagnola dove i carabinieri di Riccione hanno arrestato ieri il pusher che, nella notte tra sabato e domenica, aveva venduto l’ecstasy liquida al ragazzo morto dopo una notte trascorsa nella discoteca Cocoricò.

Rintracciato a casa dei genitori a Città di Castello, T. C., 19 anni frequentava la stessa scuola di e ha confessato di aver venduto ai tre minorenni, per un valore di 250 euro, 3 grammi di Mdma sciolti in una bottiglietta d’acqua prima di entrare in discoteca. A suo carico la denuncia per spaccio di sostanze stupefacenti e per morte come conseguenza di altro delitto.

«Nessun collegamento tra il 19enne e il locale », ha fatto sapere la discoteca Cocoricò che in una nota ha affermato di volersi costituire parte civile nel processo a carico del pusher. Stando agli ultimi dati pubblicati dall’Osservatorio europeo sulle droghe e le tossicodipendenze, che raccoglie le cifre italiane del Sistema nazionale di Allerta Precoce, sono arrivate a 450 le nuove molecole chimiche che sintetizzate sono entrate a far parte del mercato, ahimè sempre in espansione, delle sostanze psicoattive. Il 2,2% della popolazione scolastica tra i 15 e i 19 anni ha provato amfetamine ed ecstasy, almeno una volta nella vita; mentre è in calo l’utilizzo di cocaina ed eroina.

Solo nel 2014, però, 101 nuove sostanze sintetiche sono state inserite nella lista ufficiale delle sostanze psicoattive: la maggior parte appartiene al gruppo dei catinoni sintetici (31 sostanze) e dei cannabinoidi sintetici (30). Alla lista di nuove droghe vanno aggiunte le fenetilammine (9 nuove molecole), gli oppioidi (5), le triptamine (5), le benzodiazepine (4), le arilalchilamine (4). Con centinaia di nomi gergali diventa difficile distinguere e neutralizzare con facilità la droga assunta anche per gli operatori di pronto soccorso e delle unità di emergenza che dal 2010 a oggi hanno avuto a che fare con 43 casi di intossicazione da cannabinoidi sintetici, 8 casi da catinoni sintetici, 10 da metossietamina e 5 da fenetilammine. Nel 90% i casi sono avvenuti nel Nord Italia, con un’età media di 35 anni.

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