giovedì 21 marzo 2019
La fine di un incubo per il sacerdote 60enne accusato di aver molestato un minore oltre venti anni fa.
Una veduta di Napoli (Ansa)

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Assolto dall’infamante accusa di aver molestato oltre venti anni fa un minore. Per il sacerdote napoletano don Silverio Mura, 60 anni, è la fine di un incubo. La notizia è stata diffusa con un comunicato dall’avvocato del sacerdote, Stefano Bartone. Gli atti del processo penale giudiziale a carico di don Silverio per valutarne eventuali responsabilità sono stati esaminati dal Tribunale ecclesiastico metropolitano di Milano. Già a partire dal 2010 Diego Esposito (nome di fantasia), presunta vittima, ha accusato l’allora parroco di Ponticelli, (periferia est di Napoli) suo insegnante di religione, di aver ripetutamente abusato di lui, dai 13 ai 17 anni. I fatti sarebbero avvenuti oltre venti anni fa e sono ritornati periodicamente agli onori delle cronache per nuovi particolari, creando sconcerto nella stessa comunità di appartenenza del sacerdote.

Di Diego, infatti, le cronache si sono occupate a più riprese, a marzo e novembre 2015, la stessa presunta vittima denuncia che
don Silverio continua ad insegnare religione in una diocesi vicina: Nola. Da qui la sua lettera al Papa. Il Santo Padre, in quella circostanza, gli fa pervenire una lettera da parte di monsignor Angelo Becciu, in cui si sottolinea che il suo caso "è stato portato all’attenzione del dicastero competente della Santa Sede". La Congregazione per la dottrina della fede già nel 2016 ritiene comunque "non essere emersi gli elementi sufficienti per avviare un processo penale a carico del sacerdote in questione".

Il 6 febbraio 2017 Esposito scrive nuovamente al Papa, al prefetto della Congregazione per i vescovi e al cardinale Marc Ouellet,
lamentando una "mancata attenzione" per il suo caso. Sarà il Papa stesso a riceverlo il 12 giugno del 2018 e ad assicurargli
attenzione e premura per il suo caso. Così viene riaperta l’indagine, finché la stessa Congregazione il 26 luglio del 2018 invia gli atti al tribunale ecclesiastico di Milano per garantire il corso della giustizia. Intanto don Silverio viene limitato temporaneamente nell’esercizio del suo ministero pastorale. Con la sentenza di Milano per il sacerdote si apre una nuova stagione, dopo mesi di sofferenze.

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