lunedì 4 maggio 2015
​Prima mobilitazione generale dopo sette anni per contestare il ddl "La buona scuola": poche garanzie sulle assunzioni e strapotere ai presidi.
COMMENTA E CONDIVIDI
​​Scatta domani, martedì 5 maggio, lo sciopero generale nazionale della scuola indetto unitariamente, dopo 7 anni dall'ultimo sciopero, dai sindacati più rappresentativi del comparto: Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda. In sei piazze si terranno altrettante manifestazioni: Bari, Cagliari, Catania, Milano, Palermo, Roma vedranno sfilare docenti, personale ausiliario, tecnico e amministrativo (Ata) e studenti, anche universitari. Lo sciopero è stato proclamato contro la riforma del governo Renzi chiamata "La buona scuola". In particolare i sindacati chiedono che nel disegno di legge ci sia "un piano di stabilizzazioni articolato e immediato che garantisca stabilità" ai lavoratori precari e criticano le nuove disposizioni in materia di scatti e retribuzioni ("materie che sono soggette a disciplina contrattuale sulle quali ancora una volta il Governo non intende sedersi a un tavolo con le organizzazioni sindacali") e il nuovo ruolo conferito ai presidi ("lo strapotere affidato ai dirigenti attraverso la chiamata diretta dei docenti"). Domani non è prevista una manifestazione nazionale, ma sei cortei distinti in altrettante città nelle quali si raduneranno i manifestanti delle regioni limitrofe.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: