venerdì 28 agosto 2020
L'Istituto superiore di sanità ha realizzato un documento con le regole per la gestione di casi e focolai di Covid-19 nelle scuole

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L'Istituto superiore di sanità ha realizzato un documento con le regole per la gestione di casi e focolai di Covid-19 nelle scuole. Non basterà un singolo caso per chiudere scuola. La Asl valuterà di prescrivere la quarantena a tutti gli studenti della stessa classe e agli eventuali operatori scolastici esposti che si configurino come contatti stretti nelle ultime 48 ore. Ad ogni scuola viene chiesto di nominare un referente Covid-19, che farà da anello di congiunzione con le Asl e verrà formato sulle procedure da seguire. Al referente saranno segnalati i casi di alunni sintomatici. Inoltre, il suo compito sarà quello di controllare eventuali "assenze elevate" (sopra al 40%) di studenti in una singola classe. “

Cosa succede se un alunno ha sintomi da Covid-19?

L’insegnante o l’operatore scolastico che viene a conoscenza di un alunno sintomatico dovrà avvisare il referente scolastico per il Covid- 19, che a sua volta dovrà telefonare immediatamente ai genitori. Il bambino, nel frattempo, dovrà essere isolato in una stanza dedicata e si procederà poi all’eventuale rilevazione della temperatura corporea da parte del personale scolastico individuato. Il minore non dovrà essere lasciato da solo, ma dovrà mantenere il distanziamento fisico di almeno un metro e la mascherina chirurgica fino a quando non sarà affidato alla famiglia.

Ma chi deve chiamare il medico in caso di sintomi sospetti?

Una volta riportato a casa, saranno i genitori a dover contattare il pediatra o il medico di famiglia, che a sua volta deciderà se è necessario contattare il Dipartimento di prevenzione per eseguire il tampone.

Se il ragazzo è positivo, quali provvedimenti vanno presi?

Qualora il test risulti positivo, il Dipartimento di prevenzione competente condurrà le indagini sull’identificazione dei contatti e valuterà le misure più appropriate da adottare, tra le quali, quando necessario, la quarantena per i compagni di classe, gli insegnanti e gli altri soggetti che rientrano nella definizione

Anche i membri della famiglia devono rispettare la quarantena?

A seguito delle indagini sull’identificazione dei contatti, sarà ancora il Dipartimento di prevenzione valutare le misure più appropriate da adottare, tra cui la quarantena per i contatti stretti. Quindi anche la famiglia.

E se sta male l’insegnante e risulta positivo al tampone?

Dovrà restare a casa e informare il proprio medico curante, che richiederà il test diagnostico. Ad effettuarlo sarà poi il Dipartimento di prevenzione. Nel caso di positività dovrà osservare le indicazioni mediche e sociali già previste. L’istituto dovrà effettuare una sanificazione straordinaria della scuola, che andrà disposta e completata se sono trascorsi 7 giorni o meno da quando la persona positiva ha visitato o utilizzato la struttura. Le aree utilizzate dal contagiato (uffici, aule, mense bagni e aree comuni) andranno chiuse fino al completamento della sanificazione.


Se un alunno o un insegnante fosse convivente di un positivo?


Qualora un alunno o un operatore scolastico fosse convivente di un caso, su valutazione del Dipartimento di prevenzione, sarà considerato contatto stretto e posto in quarantena. Eventuali suoi contatti stretti ( ad esempio i compagni di classe di un alunno in isolamento), non necessitano di quarantena, a meno di successive valutazioni dello stesso dipartimento.

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