martedì 6 giugno 2023
Passa a Montecitorio il decreto "pubblica amministrazione", con l'emendamento "contro" la Corte dei conti, blindato ieri dall'esecutivo: 203 i voti a favore, 134, 3 gli astenuti
Stop ai controlli sull'attuazione del Pnrr. Sì della Camera con la fiducia

ANSA

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L'Aula della Camera ha dato il via libera alla fiducia posta ieri dal governo sul decreto "pubblica amministrazione". Hanno votato a favore 203 deputati, contrari 134, astenuti 3. Il provvedimento contiene anche il discusso emendamento del governo per escludere la Corte dei Conti dai controlli sull’attuazione del Pnrr.

Il Pd, all'attacco del governo già da ieri mattina, prosegue a contestare la misura. Per la vicecapogruppo alla Camera, Simona Bonafé, si tratta «di un decreto inutile e dannoso. Perché non risolve i problemi di mancanza di organico, di precariato e di adeguamento degli stipendi all'inflazione nella pubblica amministrazione e impedisce alla Corte dei Conti di vigilare sulla corretta attuazione del Pnrr. La destra continua a governare a colpi di decreto - mai urgenti, non omogenei ed uno alla settimana nei primi 8 mesi - esautorando il Parlamento e ignorando le continue raccomandazioni del Capo dello Stato». Insomma, continua Bonafé, il dl non è che «un cavallo di Troia per mettere il bavaglio a richiama il governo alla responsabilità».

Da parte sua, Fdi difende invece l'operato di Palazzo Chigi e per la vice presidente dei deputati di Fdi, Augusta Montaruli, il problema sono semma «le opposizioni che non perdono il vizio di provare a terrorizzare i cittadini sui danni che questo governo sarebbe sul punto di fare. Lo hanno fatto all'indomani delle elezioni dicendo che l'Europa ci avrebbe voltato le spalle - ha proseguito -, il Pil sarebbe crollato e lo spread salito alle stelle e lo stanno facendo oggi parlando del decreto Pa come di una legge che mette il bavaglio alla Corte dei Conti. La realtà dei fatti però è un'altra. Sul fronte economico in questi primi mesi di governo Pil e occupazione sono cresciuti oltre le previsioni mentre lo spread è sceso al di sotto dei livelli raggiunti con il governo Draghi e l'Europa ci tratta finalmente come un interlocutore alla pari. Sul fronte del decreto Pa, invece, la prima risposta l'ha già data il presidente della Corte dei Conti negando che si tratti di una legge bavaglio. Una risposta ulteriore la daremo noi, come sempre con i fatti, trasformando la Pa in una macchina più efficiente, attrattiva ed amica dei cittadini».

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