lunedì 5 giugno 2023
Il provvedimento contiene la norma per allentare i controlli della Corte dei Conti sul Piano. Assemblea straordinaria dei magistrati contabili. Fitto vola da Metsola
Decreto Pa, domani la fiducia. Opposizioni pronte allo scontro

ANSA

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Il terreno di scontro è il voto di fiducia di domani sul "decreto pa", ma il confronto è ancora una volta quello sul Pnrr, con il discusso emendamento del governo per escludere la Corte dei Conti dai controlli sull’attuazione del piano. Una mossa su cui le opposizioni annunciano battaglia e che preoccupa anche i magistrati contabili, tanto da convincerli a convocare un’assemblea straordinaria per decidere una linea in risposta all’esecutivo («contrari alle nuove norme»). Il tema però tiene in ansia anche Palazzo Chigi, non a caso Raffaele Fitto è volato a Bruxelles in cerca di una sponda dalla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.

L’intenzione di blindare il provvedimento era nell’area già da questa mattina («al 99% verrà messa la fiducia», ha assicurato il leghista Luca Toccalini), e da subito i dem hanno manifestato la loro contrarietà: «Il governo sta trasformando il PNRR, da una straordinaria opportunità a un campo di battaglia. Il decreto sulla Pa di cui avremmo dovuto discutere in questi giorni è diventato irricevibile per l’emendamento del governo che limita il potere della Corte dei Conti nell'azione di controllo su questa materia – ha chiarito Marco Sarracino, responsabile Sud e coesione territoriale nella Segreteria Pd –. Preoccupa il fatto che solo la settimana scorsa la Corte aveva sottolineato che dei 34 Miliardi che andavano spesi ne era stato speso solo uno, e la settimana dopo arriva questo emendamento. Viene il sospetto che chiunque avanzi criticità venga silenziato e ridimensionato».

Anche il Terzo polo, con la capogruppo in Senato, Raffaella Paita, ha annunciato che non voterà la fiducia, ma nel merito non è parso così distante dal governo: «Siamo all'opposizione e ci restiamo - ha spiegato - ma senza scontri ideologici. La semplificazione è un tema importante, velocizzare è un valore e non esclude i controlli. Per questo stigmatizzo le parole contro il procuratore Melillo per i toni, ma al tempo stesso non si può gridare allo scandalo per una misura sul tema del danno erariale che fra l'altro aveva attuato anche il governo Draghi».

Da parte sua, l'Associazione dei magistrati della Corte dei Conti, ha ribadito la propria «contrarietà netta» al provvedimento, perché «non sono in gioco le funzioni della magistratura contabile ma la tutela dei cittadini». Le norme, hanno proseguito i giudici, «sottraggono al controllo concomitante della Corte dei conti i progetti del Piano nazione di ripresa e resilienza e prorogano l'esclusione della responsabilità amministrativa per condotte commissive gravemente colpose, tenute da soggetti sia pubblici che privati, riducendo di fatto la tutela della finanza pubblica».

Ad ogni modo a Palazzo Chigi sanno di muoversi in un campo minato, proprio per questo Fitto sta lavorando per rassicurare l'Ue sulle capacità di spesa italiane, specie dopo i richiami di Bruxelles. Ma dal vertice con Metsola non è venuto fuori granché, se non «un proficuo scambio di opinioni sui principali dossier dell'attualità dell'agenda europea» e «la comune volontà di collaborare nell'interesse delle isitiuzioni».


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