martedì 22 aprile 2014
​In corso alla Camera vertice di maggioranza. Governo pronto a chiedere la fiducia.
Su 80 euro e contratti i partiti sfidano Renzi
Damiano: «Ma ora sul Jobs act la concertazione va fatta»
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Il decreto sul mercato del lavoro, che modifica le norme sui contratti a termine e l'apprendistato, approda nel pomeriggio di oggi nell'aula della Camera per un iter di approvazione che si annuncia accidentato, vista la contrarietà dell'Ncd e il governo pronto a chiedere la fiducia. "A questo punto solo un accordo nella maggioranza può consentire l'ulteriore iter del provvedimento #lavoro", ha scritto in un tweet la presidente dei deputati Ncd, Nunzia De Girolamo, chiedendo quindi un confronto con gli alleati prima che il testo varchi la soglia dell'aula. All'origine del dissenso del partito di Angelino Alfano, principale alleato del governo del premier Pd Matteo Renzi, le modifiche apportate al testo in commissione Lavoro lo scorso venerdì che irrigidirebbero i vincoli a carico delle imprese a scapito della flessibilità di uscita che era alla base del decreto varato da Palazzo Chigi, e sostenuto dagli ex Pdl. Le modifiche più contestate del nuovo testo sono la riduzione delle proroghe consentite per i contratti a tempo in 36 mesi, che passano da 8 a 5, e l'obbligo per le imprese con oltre 30 dipendenti di assumere il 20% degli apprendisti. Gli altri emendamenti riguardano la conferma e l'ampliamento del diritto di precedenza per i lavoratori e lavoratrici in maternità con contratto a termine nelle future assunzioni a tempo indeterminato con la stessa mansione. Per quanto riguarda l'apprendistato, viene ripristinata una quota di formazione pubblica, la redazione scritta del piano relativo alla formazione 'on the job' da inserire nel contratto di assunzione. Per superare il rischio di impasse, considerando che si tratta della prima lettura del decreto che deve passare anche al Senato ed essere convertito entro il 19 maggio, il governo si prepara a chiedere il voto di fiducia. Le elezioni europee sono alle porte e i riposizionamenti per rassicurare i diversi elettorati sono comprensibili.
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