martedì 24 settembre 2019
Il motore di ricerca non sarà obbligato a rimuovere i link a contenuti che alcuni utenti non vorrebbero più far vedere in nome del diritto all'oblio, fuori dall'Unione europea
Corte Ue: il diritto all'oblio non si applica a livello globale
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Google non dovrà applicare il diritto all'oblio su scala globale: lo ha stabilito la Corte di giustizia europea, secondo la quale il motore di ricerca non sarà tenuto, fuori dall'Ue, a rimuovere link a contenuti che alcuni utenti vorrebbero non più visibili in virtù di tale diritto.
Lo ha stabilito la Corte Ue dando ragione a Google nella disputa, in Francia, con la Commissione nazionale informatica delle libertà (Cnil) che nel 2016 ha imposto una multa di 100.000 euro accusando il motore di ricerca di limitare il diritto all'oblio alla sua sola versione europea.

La decisione della Corte farà sì che i contenuti che in Europa siano considerati "dimenticabili", in forza del diritto all'oblio, potranno essere in ogni caso visibili nei risultati di ricerca di Google all'esterno dell'Ue. Il contenzioso tra il motore di ricerca, che vuole preservare il diritto a trovare informazioni sul suo sito, e alcuni Stati membri dell'Unione si protrae da anni.

Nel 2016 l'authority per la privacy della Francia aveva multato Google per 100mila euro perché il gruppo americano si era rifiutato di cancellare a livello globale contenuti che in Europa avevano diritto all'oblio.

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