sabato 17 ottobre 2015
Cinquecento ragazzi di 60 Paesi incalzano la politica internazionale su rifugiati, terrorismo e diritti umani. Il Papa: «Un'occasione per rafforzare il loro legame di amicizia e comprensione». Mattarella concede la medaglia presidenziale.
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Più di 500 ragazzi, 60 Paesi di provenienza, cinque giorni di negoziazioni, un obiettivo: inviare un messaggio chiaro ai leader del mondo, "lasciate decidere anche noi". È così che si è aperta ieri a Roma, presso la Fao, Romun2015, la più̀ grande simulazione giovanile dell’Onu, organizzata dalla Sioi (Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale – Un Association of Italy), e le Missioni diplomatiche degli Stati Uniti in Italia e presso le Agenzie Onu a Roma. Parlare di terrorismo e rifugiati attraverso gli occhi di diplomatici under 30 che credono ancora nell’importanza del dialogo e nella mobilitazione giovanile. Come il flash mob improvvisato alla Fao in cui i partecipanti hanno mostrato un cartello polemico rivolto ai capi di Stato e di governo: "Ma voi leader dovevate occuparvi di costruire ponti e non muri". Un modo per richiamarli alle loro responsabilità sulla crisi dei rifugiati.I ragazzi, tra i 16 ed i 30 anni, sono giunti nella Capitale da più di 60 Paesi che aderiscono alle Nazioni Unite, tra cui realtà lontane e complesse come Turchia, Afghanistan, Indonesia, Libia, Ucraina, Pakistan, Etiopia, Venezuela.

Durante i cinque giorni di negoziazioni i partecipanti parleranno dei temi più caldi di politica internazionale, come il dramma delle spose bambine, su cui il capo delegazione turca alla Romun 2015 Mehmet Toygus afferma che purtroppo, in alcune parti del suo Paese, "si pensa che quando si ha una figlia femmina si è  fortunati perché è un modo per fare soldi, dandola in moglie in tenera età". O il cingalese Marlish Ratnkumar: "Se c’è il problema delle spose bambine, la ragione è la religione. In alcune culture i genitori vogliono che le loro figlie si sposino presto per accordi tra famiglie". Mentre Shiv Singh dall’India ricorda che nel suo Paese "il matrimonio precoce è illegale, e i genitori possono essere incriminati per questo. Ma il matrimonio sarà comunque considerato valido".Anche Papa Francesco ha fatto arrivare il suo messaggio di speranza ai giovani: "Durante i lavori, nei quali i partecipanti rifletteranno sugli obiettivi di sviluppo sostenibile e formuleranno delle risposte ai pressanti temi di attualità, Sua Santità pregherà affinché questo incontro diventi un'occasione per rafforzare il loro legame di amicizia e comprensione. In questo modo, essi potranno apprendere l'uno dall'altro e apprezzare più chiaramente le diverse questioni che riguardano le loro rispettive comunità”.Infine, il presidente  della Repubblica Sergio Matterella ha consegnato proprio ieri ai ragazzi della Model Romun2015 la medaglia di rappresentanza del capo dello Stato.
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