mercoledì 28 gennaio 2009
Dura reazione del Quirinale all'accusa mossa al capo di Stato d'essere di parte. Il leader dell'dV: «Silenzio mafioso», e poi «Mai inteso offendere il presidente». Maggioranza e opposizione d'accordo: «Parole inaccettabili».
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    Fischi sono partiti da piazza Farnese, durante la manifestazione dell'Italia dei Valori, contro il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. A causare la reazione della folla è stato la rimozione di uno striscione su cui era scritto: «Napolitano dorme, l'Italia insorge». Dal palco, Antonio Di Pietro ha stigmatizzato la rimozione dello striscione e si è rivolto direttamente a Napolitano: «Lei dovrebbe essere l'arbitro, a volte il suo giudizio ci appare poco da arbitro e poco da terzi», ha detto. «Il silenzio è mafioso». «Noi la rispettiamo - ha assicurato il leader Idv - ma lo possiamo dire o no, rispettosamente, che non siamo d'accordo che si lasci passare il Lodo Alfano, che non siamo d'accordo nel vedere i terroristi che fanno i sapientoni mentre le vittime vengono dimenticate?». «Il silenzio è mafioso e per questo non voglio rimanere in silenzio», ha insistito Di Pietro. E di nuovo rivolto al Presidente della Repubblica, ha aggiunto: »Dica che i mercanti devono andare fuori dal tempio, dal Parlamento e noi lo approveremo».La replica del Colle: «Pretestuoso e offensivo». «La Presidenza della Repubblica è totalmente estranea alla vicenda dello striscione nella manifestazione svoltasi oggi in Piazza Farnese a Roma a cui fa riferimento l'on. Di Pietro». Lo afferma un comunicato del Quirinale che aggiunge: «Del tutto pretestuose sono comunque da considerare le offensive espressioni usate dallo stesso on. Di Pietro per contestare presunti "silenzi" del Capo dello Stato, le cui prese di posizione avvengono nella scrupolosa osservanza delle prerogative che la Costituzione gli attribuisce». Controreplica del leader dell'Italia dei Valori: «Mai inteso offendere Napolitano».Fini tra gli applausi della Camera: «Mai mancare di rispetto al capo dello Stato». A prendere l'immediata difesa del presidente della Repubblica è stato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, che tra gli applausi dei deputati ha detto: «Napolitano è garante dei cittadini e difensore del Parlamento. Le critiche sono lecite, ma non si può mancargli di rispetto».Veltroni: «Parole inaccettabili». «Il ruolo e le parole del presidente della Repubblica non possono essere messe in discussione né essere oggetto di polemiche politiche strumentali. In un momento difficile per il Paese il presidente Napolitano rappresenta un punto di riferimento per tutti, per il suo ruolo di garanzia, per la saggezza e l'equilibrio dei suoi interventi. Quanto accaduto a piazza Farnese, le frasi pronunciate da Di Pietro, gli striscioni esibiti sono inaccettabili e inqualificabili. Torniamo a esprimere al capo dello Stato la nostra piena solidarietà e fiducia». Lo ha detto il segretario del Partito democratico, Walter Veltroni.
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