martedì 26 maggio 2015
La festa dei giallorossi per la vittoria rovinata dal prepartita: due feriti, di cui uno grave. Il Viminale: tifosi violenti arrivati da Grecia, Bulgaria e Inghilterra. 
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Il derby romano si è chiuso con la vittoria della Roma per 2 a 1 (gol di Gol di Iturbe e Yanga-Mbiwa per la Roma, Djordjevic per la Lazio) e la conquista da parte dei giallorossi della seconda posizione in classifica e di un posto in Champions, ma a fare notizia, ancora una volta, sono state le violenze fuori dallo stadio. Prima della partita due tifosi romanisti sono stati feriti a coltellate, uno in modo più grave ma nessuno dei due è in pericolo di vita. Non sono mancati anche i momenti di tensione con le forze dell'ordine nel dopopartita. Scintille anche in conferenza stampa fra i due allenatori, dopo le polemiche della vigilia botta e risposta fra l'allenatore della Lazio Stefano Pioli e Garcia della Roma. La Lazio ora si giocherà la possibilità di accedere ai preliminari di Champions contro il Napoli. Intanto gli inquirenti stanno cercando di fare luce sulla dinamica degli incidenti. A Roma sarebbero arrivati ultrà polacchi, ma anche bulgari greci e inglesi del West Ham: tutti gemellati con gli ultrà della Lazio, per un escalation internazionale del tifo violento. È quanto emerge, secondo fonti Viminale, dagli incidenti di ieri prima e dopo Lazio-Roma. Ai 50 hooligans del Wisla (6 erano stati fermati la notte prima con passamontagna ed armi, e rispediti a casa), si sono aggiunte anche unità da Bulgaria, Grecia e Inghilterra. "È un fenomeno nato da qualche anno, cresciuto negli ultimi tempi", dicono al Viminale. La polizia aveva ricevuto segnalazioni dalle autorità dei 3 paesi, mentrenessuna segnalazione era arrivata su eventuali presenze ditifosi del Feyenoord. I gemellaggi portano frange dei gruppi più estremi a partecipare in trasferta alle partite di cartello delle tifoserie gemelle,in questo caso quella della Lazio padrona di casa; in passatoanche italiani sono andati all'estero a sostenere gli hooligansgemelli.  In ogni caso, il nuovo allarme alza la soglia di rischio già alta. Dopo il Lazio-Roma di ieri, il Viminale boccia l'idea dello spostamento alle 18 di lunedì. È in arrivo un'ulteriore stretta, l'indicazione chiara di giocare sempre domenica alle 12. "Non tutte le società collaborano: a parole sì, ma nei fatti no...", ha tuonato il capo della Polizia Pansa.
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