martedì 9 ottobre 2018
A farne le spese, fa sapere il Viminale, Omar Jallow, gambiano che ha aggredito dei poliziotti nel corso di una operazione contro il caporalato
(Fotogramma)

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Primo effetto del decreto Salvini. A farne le spese, fa sapere il Viminale, è Omar Jallow, gambiano che ha aggredito dei poliziotti al Cara di Foggia nel corso di una operazione contro il caporalato. L'uomo era un richiedente asilo che aveva ottenuto la protezione umanitaria grazie a un ricorso alla magistratura. Il suo status doveva essere riesaminato dalla commissione territoriale di Foggia (per ottenere l'eventuale rinnovo) ma l'aggressione ai poliziotti ha accelerato la procedura. Per effetto del decreto Salvini, la commissione, indica sempre il Viminale, sta già esaminando il caso e il gambiano rischia l'espulsione.

Intanto il Lisipo (Libero sindacato di polizia) chiede "al capo della Polizia e al ministro dell'Interno di accelerare sulle procedure concorsuali dirette ad aumentare gli organici". La richiesta arriva all'indomani dell'aggressione, che ha visto protagonista anche Omar Jallow, contro due agenti da parte di circa 50 migranti che volevano impedire un arresto durante controlli anti caporalato.

Per il segretario generale del Lisipo, Antonio de Lieto, "la situazione in alcune realtà del Sud Italia è oramai divenuta insostenibile. Abbiamo bisogno di giovani e di maggiori mezzi per fare fronte a situazioni come quella di Foggia dove è inaccettabile quanto accade". In effetti succede sempre più spesso che le forze di polizia vengano contestate, ostacolate e pure aggredite durante lo loro operazioni, come quando cercano di arrestare un mafioso oppure di sgomberare una casa popolare occupata illegalmente da persone legate a un clan.

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