martedì 5 agosto 2014
​160 voti a favore conto i 106 no. Il ministro Madia: il decreto è solo il primo tassello, il cambiamento deve arrivare velocemente.
Retromarcia del governo: via le pensioni di "quota 96"
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Il Senato ha votato questo pomeriggio la fiducia al governo sul decreto di riforma della pubblica amministrazione.I voti a favore sono stati 160 contro i 106 no.Ad annunciare stamani la questione di fiducia su un emendamento sostitutivo dell'articolo 1 del decreto è stata in Aula il ministro per le Riforme e per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi.I presenti sono stati 268, mentre i votanti sono risultati pari a 266. Passa così il maxi emendamento, ovvero il testo della Camera così come modificato dalla commissione Affari Costituzionali del Senato, con quattro emendamenti presentati dal Governo in materia di pensione, tracui la cancellazione della soluzione per quota 96, i 4milapensionamenti nella scuola, e l'abolizione dei pensionamenti d'ufficio già a 68 anni, quindi con due anni di anticipo, per professori universitari e primari. Il testo recepisce anche il parere della commissione Bilancio di palazzo Madama, che fa salve le aspettative in corso per i magistrati con incarichi nella Pa. Il provvedimento deve essere convertito entro il 23 agosto.  È necessaria ora una terza lettura a seguito delle modifiche introdotte ieri dal governo per motivi di copertura.L'aula del Senato riprende adesso l'esame del ddl riforme.​"Questo governo tiene molto alla riforma della Pubblica amministrazione perché abbiamo l'obiettivo di uscire dalla rappresentazione decadente che oggi travolge la nostra amministrazione pubblica, travolgendo anche il tanto di buono che c'è". Per questo, ha spiegato intervenendo in Aula al Senato il ministro Marianna Madia, "il decreto è solo il primo tassello, con il quale abbiamo voluto dare il segno ai cittadini che sappiamo che il cambiamento deve arrivare velocemente". Quanto alla scuola, il ministro ha ricordato le parole pronunciate ieri dal premier Renzi, che ha annunciato che "entro la fine del mese, quindi entro agosto, ci sarà un intervento strutturale sulla scuola, in cui si affronterà il tema della precarietà degli insegnanti e del loro ingresso".Tornando alla Pubbblica amministrazione, pur rivendicando il decreto legge sul quale oggi il governo ha posto la fiducia, Madia ha sottolineato che "il cuore vero della riforma della Pubblica amministrazione, il ribaltamento vero del rapporto tra cittadino e amministrazione, è il disegno di legge, calendarizzato qui in Senato e spero che il più presto possibile potremo iniziare una approfondita e bella discussione sul ddl che segna, a mio avviso, il cambio di paradigma".
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