venerdì 11 dicembre 2020
Sarà gestito da sei fondazioni tra le quali quelle delle Diocesi di Roma e Gaeta. Zingaretti: "Non vogliamo lasciare soli famiglie e imprenditori"
Dalla Regione Lazio fondo di 4,4 milioni per le vittime dell'usura

Ansa

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Importante iniziativa della regione Lazio per contrastare la pandemia sociale e l'usura. Si tratta di un Fondo Unico da 4,4 milioni di euro per il sostegno alle vittime degli usurai e per evitare che si finisca nelle loro mani. Come è stato illustrato dal presidente Nicola Zingaretti e dal presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione, Gianpiero Cioffredi, si tratta di un nuovo finanziamento, dopo quello di mezzo milione già messo a disposizione nella prima parte della pandemia. Come avvenuto in primavera, anche questi fondi hanno due caratteristiche: efficacia e tempestività.

Per accedere all’indennizzo, la vittima di usura deve rivolgersi alle associazioni e fondazioni antiusura, iscritte nell’albo regionale e all’elenco del Ministero dell’Economia. Tra le sei che gestiranno il Fondo, e che in questi mesi hanno visto un aumento del 50% degli ascolti, ci sono la Fondazione Salus Popoli Romani della Caritas di Roma e la Fondazione Magnificat dell'Arcidiocesi di Gaeta. Una volta ricevuta l’istanza da parte della vittima, provvedono a trasmettere alla struttura regionale competente il progetto e il prospetto di utilizzo delle somme da erogare. In caso di accoglimento della richiesta il relativo importo è assegnato all’associazione o fondazione che ne cura l’utilizzo a favore del beneficiario. "Non vogliamo lasciare soli le famiglie, gli imprenditori e tutte le categorie che sono più esposte ai poteri criminali. Combattere l’usura e le mafie ŕ parte integrante della lotta al Covid e ai suoi effetti sociali e economici", ha sottolineato Zingaretti annunciando anche che "la regione si costituirà parte civile accanto alle vittime in tutti i processi per usura". I numeri confermano l'allarme usura. Nel primo semestre di quest’anno le denunce di tutti gli altri reati sono calati del 26%, mentre quelle dei reati di usura sono cresciute di quasi il 10%. Il Lazio è la regione italiana che ha visto crescere di più l’usura con un aumento, tra marzo e luglio, del numero degli usurai arrestati che sono stati 63 rispetto ai 42 dell’anno precedente. L'usura continua a essere uno dei fenomeni criminali tipici, e perciò più diffusi, nella Capitale e nel Lazio. Accanto ai soggetti che autonomamente si dedicano ai prestiti a tassi usurari (i "cravattari" di quartiere), opera la criminalità organizzata, che anche attraverso questo canale acquisisce, in forma occulta, il controllo di attività commerciali, strappandole a imprenditori stritolati dai debiti. Per questo il Fondo si articola su "sei azioni cardine", come ha spiegato Cioffredi: 900mila euro per le vittime di usura e le persone sovraindebitate a causa della pandemia (previsti contributi sino a 5mila euro per spese ordinarie e sussistenza); 1,6 milioni per il sostegno alle persone sovraindebitate e la prevenzione dell'usura (garanzie per prestiti bancari fino a 50mila euro); 770mila euro di sussidi alle persone che denunciano gli usurai (da 5mila a 20mila euro a fondo perduto per il ristoro dei danni subiti); 30mila euro per il sostegno psicologico, con consulenze di gruppo e individuali; 650mila euro per le vittime di usura e estorsione (consulenza legale e contabile e accesso al credito delle imprese); 450mila euro di contributi alle 27 associazioni attive nel contrasto al fenomeno. Queste nuove misure adottate dalla Regione, ha detto ancora Cioffredi, "servono a lanciare un segnale: fidatevi delle istituzioni, non siete lasciati soli nella denuncia degli usurai. Con la presenza della Regione, dello Stato e degli organi repressivi accompagniamo con misure concrete la liberazione delle vittime dagli usurai".

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