lunedì 21 giugno 2021
Il parere al governo sull'utilizzo delle mascherine all'aperto. Resta l'obbligo nei luoghi affollati. Il tasso di positività è dello 0,61%, in calo terapie intensive e ricoverati
Il Cts: via la mascherina all'aperto dal 28 giugno

Ansa

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Via libera del Comitato tecnico-scientifico: non sarà più obbligatorio in zona bianca indossare le mascherine all'aperto, ma solo averle con sé per metterle in caso di rischio assembramenti. Il Cts ha voluto suggerire la data di lunedì prossimo, 28 giugno, quando tutta l'Italia sarà in zona bianca. La riunione in realtà si era chiusa con una doppia indicazione di data, quindi anche il 5 luglio, con altri sette giorni guadagnati per la campagna vaccinale.

Al termine della riunione, però, il parere scritto indica solo il 28 giugno. La decisione comunque sta al governo.anche se il ministro Speranza in un post su Facebook abbraccia senza riserve l'ipotesi del Cts. Si chiuderà quindi presto la lunga stagione dell'obbligo di mascherine all'aperto: era stato introdotto, sull'onda della ripresa dei contagi post-estiva, l'8 ottobre 2020 da un decreto dell'allora premier Giuseppe Conte.

Ci saranno comunque alcune regole prudenziali: nei contesti in cui si creino le condizioni per un assembramento (es: mercati, fiere, code, ecc.)", il Cts prevede che "le persone debbano sempre portare con sé una mascherina in modo da poterla indossare ogni qualvolta si creino tali condizioni; debba essere raccomandato fortemente l'uso della mascherina nei soggetti fragili e immunodepressi e a coloro che stanno loro accanto; debba essere sempre indossata negli ambienti sanitari secondo i protocolli in essere; debba sempre essere mantenuto l'obbligo di indossare la mascherina in tutti i mezzi di trasporto pubblico; debbano essere rispettate le disposizioni e i protocolli stabiliti per l'esercizio in sicurezza delle attività economiche, produttive e ricreative".

Il bollettino di lunedì: 495 contagi e 21 vittime

Sono 495 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 881. Sono invece 21 le vittime in un giorno, mentre ieri erano state 17. Sono 81.752 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati. Ieri erano stati 150.522. Il tasso di positività è dello 0,61%, sostanzialmente stabile rispetto a ieri quando era allo 0,59%.

Sono 385 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid, con un calo di 4 rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono stati 9 (ieri erano stati 12). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.390, in calo di 54 unità rispetto a ieri.

Da oggi tutta Italia in zona bianca tranne la Val d'Aosta

Oggi tutt'Italia in zona bianca tranne la Valle d'Aosta, che dovrebbe esserlo dal 28 giugno: data in cui il Paese potrebbe dire addio all'obbligo di mascherina all'aperto. Proprio su questo tema si esprimerà questa settimana il Cts. La variante Delta: oggi arrivano anche in Italia nuovi test per riconoscerla, mentre entra in vigore la quarantena di 5 giorni per chi arriva dal Regno Unito.

L'estate inizia con l'Italia in bianco e l'addio (si spera non solo temporaneo) al coprifuoco che era fissato a mezzanotte per le regioni in fascia gialla. Spariscono i limiti orari per la prima volta nel nostro Paese dopo il 3 novembre 2020, oltre sette mesi fa, quando in piena seconda ondata fu istituito il coprifuoco dalle 22 alle 5, spostato poi il mese scorso alle 23 e infine alle 24. A dover fare i conti ancora con il coprifuoco, di fatto, resta solamente la Val d'Aosta, che oggi è l'unica regione in giallo.

Cancellato il divieto di circolazione notturna, a ricordare che il Covid è ancora tra noi rimangono sostanzialmente il distanziamento e le mascherine, anche se sull'obbligo di usarle all'aperto si attende nel pomeriggio il parere formale del Cts.

L'ultimo report della Cabina di Regia ha autorizzato Sicilia, Marche, Toscana, Provincia di Bolzano, Calabria, Basilicata e Campania a entrare nella zona a minori restrizioni. Avevano tutte una incidenza abbondantemente sotto i 50 casi per centomila abitanti, come hanno certificato i tre monitoraggi consecutivi.

A inaugurare la zona bianca che sancisce il graduale ritorno alla normalità (dopo l'esperimento di primavera della Sardegna, durato poco) erano state a fine maggio Friuli Venezia Giulia, Molise e la stessa Sardegna. La settimana successiva era stata la volta Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria, mentre dal 14 giugno sono in bianco anche Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento. La Val d'Aosta, invece, dovrà pazientare fino al 28 giugno per completare le tre settimane sotto soglia e diventare zona bianca.

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