lunedì 15 marzo 2021
Da oggi stretta per Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e provincia di Trento: si aggiungono a Campania e Molise. Basilicata arancione da martedì
In rosso 10 Regioni e Trento, le altre arancioni / L'AUTODICHIARAZIONE / LE FAQ
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Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, ha firmato nuove ordinanze che andranno in vigore da lunedì 15 marzo (da martedì 16 per la sola Basilicata, che diventa arancione).

Passano in area rossa le regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la provincia autonoma di Trento che si aggiungono a Campania e Molise che restano in area rossa. Tutte le altre regioni saranno in area arancione per gli effetti del nuovo decreto legge. Solo Basilicata e Umbria migliorano, passando da rosso ad arancione. La Sardegna resta in area bianca.

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Nonostante il passaggio in arancione da martedì 16 della Basilica, a Melfi (Potenza) il sindaco, Livio Valvano, ha disposto la chiusura delle scuole ogni ordine e grado anche per la prossima settimana: aperti solo gli asili nido.

Sono state aggiornate sul sito della presidenza del Consiglio le Faq, le risposte alle domande frequenti sulle misure adottate dal Governo nell'ultimo decreto legge del 13 marzo 2021 e sul dpcm del 2 marzo 2021.

Covid: permesso andare in seconde case anche in zona rossa

E' possibile raggiungere le seconde case, anche in un'altra regione (da e verso qualsiasi zona: bianca, gialla, arancione, rossa), ma solo per chi può comprovare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile prima del 14 gennaio 2021. Sono esclusi tutti i titoli di godimento successivi (comprese le locazioni brevi non soggette a registrazione). La casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con l'avente titolo e vi si può recare unicamente lo stesso nucleo.

Zona rossa

La didattica a distanza al 100% diventa obbligatoria per tutti gli istituti, dalle materne alle superiori. Solo gli studenti disabili o con bisogni educativi speciali potranno andare in classe. Da domani e fino al 6 aprile scatta il divieto per le visite ad amici e parenti. Si può andare in bici e fare sport all’aperto, ma solo vicino casa. È sempre consentito il rientro alla propria residenza. Restano chiusi anche barbieri, parrucchieri e centri estetici. Tra le altre attività commerciali restano aperte solo quelle che vendono prodotti di prima necessità (alimentari, farmacie, elettronica, ferramenta, edicole, profumerie, tabaccai, giocattolai). Stop ai bar, salvo per l’asporto fino alle 18, e ai ristoranti, tranne che per l’asporto (fino alle 22) e il servizio a domicilio (senza limiti di orario). Restano aperte le chiese per le funzioni religiose.

Zona arancione

Aperti tutti i negozi e le scuole primarie e medie (salvo restrizioni regionali). Nei week-end continuano ad essere chiusi i centri commerciali e per bar e ristoranti è vietato il consumo sul posto. Dalle 5 alle 22 è consentito invece l’asporto. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario. Gli spostamenti sono liberi all’interno del proprio Comune, non serve l’autocertificazione ed è consentita la visita ad amici e parenti. Gli spostamenti verso altri comuni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza. Restano chiusi musei, cinema e teatri. Le chiese sono aperte e le funzioni religiose si possono svolgere, nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal governo con le confessioni.

A Pasqua tutta Italia rossa

Dopo il primo Natale in zona rossa, anche la Pasqua ed è la seconda. Lo ha deciso il governo di fronte all'impennata dei contagi. Tutta l'Italia sarà quindi "zona rossa" il 3, 4 e 5 aprile - comprese Pasqua e Pasquetta -, mentre fino al 2 e di nuovo il 6 tutte le (poche) regioni finora gialle passano automaticamente in arancione.

D'ora in avanti a determinare la collocazione in zona rossa sarà non solo l'Rt (indice di trasmissibilità) superiore a 1,25 ma anche il superamento dell'incidenza di 250 nuovi casi settimanali su 100mila abitanti. La zona rossa scatterà automaticamente. I governatori avranno invece la facoltà di varare misure restrittive del massimo grado a livello sub-regionale o sub-provinciale.

Le misure sono state di nuovo discusse con le Regioni e gli Enti locali prima del Consiglio dei ministri, un metodo dialogante su cui il premier Mario Draghi insiste, così come sul dibattito parlamentare che lo strumento del decreto permette, dovendo essere convertito in legge dalle Camere entro 60 giorni.

PER APPROFONDIRE: ECCO LE FAQ

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