giovedì 17 settembre 2015
COMMENTA E CONDIVIDI
Dal furto d'identità al cyberbullismo, dalla diffusione di commenti e immagini offensivi fino all'adescamento e alle violenze sessuali online o la proposta di contenuti porno e pedopornografici: contro le «paure da web», per i giovani arriva lo sportello Web Reputation. Il 64% degli adolescenti teme l'uso che verrà fatto in rete delle informazioni personali condivise in rete, il 15% dei teenager ha subito un furto di identità, e la percentuale raddoppia fino al 30% se consideriamo quelli che sono pentiti dei contenuti postati online. Questo, si legge in una nota, lo scenario che emerge da un'indagine realizzata quest'anno da Telefono Azzurro e Cergas Bocconi. Dietro questi numeri si celano rischi e pericoli di cui la maggior parte dei soggetti che accede alla rete, i giovani in particolare, è probabilmente inconsapevole. Ed è proprio per supportare i cittadini sul tema della tutela della propria identità digitale che Reputation Manager e i Corecom di Abruzzo, Lazio e Marche hanno realizzato lo Sportello Web Reputation, a cui i cittadini, i genitori in particolare, possono rivolgersi per presentare online richieste di informazioni e chiarimenti in merito a contenuti che ritengono lesivi della reputazione dei propri figli, allo scopo di individuare i fattori di maggiore criticità per i minori che navigano in rete e fornire risposte qualificate in merito alle azioni da intraprendere per la tutela della reputazione online sia propria che dei propri figli. L'iscrizione al servizio sarà gratuita fino al 31 ottobre, e può essere effettuata semplicemente collegandosi al sito del Corecom della propria regione, raggiungibile collegandosi all'indirizzo www.sportelloreputazioneweb.it . "L'identità digitale e la reputazione online sono ormai divenuti temi centrali nella vita di ognuno di noi, ma in rete sono i giovani quelli potenzialmente più esposti a rischi e insidie, ha dichiarato Andrea Barchiesi, CEO di Reputation Manager. Questo scenario è confermato dalla ricerca "Smartphones, social network and instant messaging services: challenges for children, parents and teacher", realizzata dalla ricercatrice dell'Università Cattolica di Milano, Giovanna Mascheroni, da cui si evince come i genitori e gli insegnanti, se adeguatamente formati e supportati, potrebbero diventare un alleato prezioso per la sensibilizzazione verso un uso sicuro, corretto e responsabili della rete".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: