sabato 2 novembre 2013
​L'intesa porterà una conseguenza importante nel processo d'appello che sarà fissato nei primi mesi del 2014: padre, madre, sorella e nipoti del giovane deceduto nel 2009 durante la custodia cautelare non saranno presenti come parte civile nei confronti di medici e infermieri.
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Sarà di un milione e 340 mila euro la cifra pattuita tra l'ospedale Pertini e la famiglia Cucchi per il risarcimento del danno conseguente alla morte di Stefano. La cifra è stata ufficializzata oggi, dopo le indiscrezioni uscite nei giorni scorsi dopo la notizia dell'avvenuto accordo sul risarcimento.L'intesa ospedale-famiglia porterà una conseguenza importante nel processo d'appello che sarà fissato nei primi mesi del prossimo anno: la famiglia Cucchi (padre, madre, sorella e nipoti di Stefano), infatti, non sarà presentecome parte civile nei confronti di medici (gli unici condannati, cinque su sei per omicidio colposo) e infermieri, mentre contesterà la sentenza di assoluzione emessa nei confronti degli agenti della polizia penitenziaria.Il giovane morì il 22 ottobre 2009 all'ospedale Pertini di Roma, dove era stato ricoverato pochi giorni dopo l'arresto per detenzione di stupefacenti.
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