lunedì 18 luglio 2016
Intanto va avanti l'inchiesta bis. Secondo la procura di Roma Stefano Cucchi fu pestato da alcuni carabinieri e ci sarebbe stata una strategia per ostacolare la ricostruzione dei fatti.
Caso Cucchi, ancora assolti i medici
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Un'alta puntata della tragica storia di Stefano Cucchi, il geometra romano arrestato il 15 ottobre 2009 perché trovato in possesso di sostanza stupefacente e morto una settimana dopo in ospedale. È stata confermata in Appello l'assoluzione dei 5 medici che hanno avuto in cura Stefano Cucchi nell'ospedale Pertini di Roma. Lo ha deciso la terza Corte di Assise d'appello della capitale. È durata oltre tre ore la camera di consiglio che ha portato alla conferma dell'assoluzione di Aldo Fierro (primario del reparto detenuti dell'ospedale Pertini di Roma) e dei medici Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis Preite e Silvia Di Carlo. I cinque erano stati condannati in primo grado per omicidio colposo e poi assolti in appello. Ma la Corte di Cassazione nel dicembre scorso annullò quelle assoluzioni, disponendo un appello-bis. In questo appello il Pg aveva chiesto di ribaltare la sentenza assolutoria di tutti gli imputati e condannarli per omicidio colposo a quattro anni di reclusione il primario, e a tre anni e mezzo ciascuno gli altri medici. I giudici non hanno accolto la richiesta. Va però ancora avanti l'inchiesta bis, dopo la riapertura del caso da parte della magistratura. Secondo la procura di Roma, che conduce la nuova indagine sulla morte del giovane, Stefano Cucchi fu pestato da alcuni carabinieri e in seguito ci sarebbe stata una strategia per ostacolare la ricostruzione dei fatti da parte degli inquirenti. Le foto scattate al giovane uomo dopo il decesso mostrano un volto tumefatto, come in seguito a violente percosse.
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