mercoledì 20 gennaio 2021
Fortunatamente non transitava nessuno. La chiesa era stata danneggiata dal terremoto del 1980, e solo recentemente è stata riaperta al pubblico. Nessun danno alla statua della Vergine sul finestrone
Il crollo di parte della facciata della Chiesa di Santa Maria del Rosario alle Pigne (conosciuta come del 'Rosariello') in piazza Cavour, a Napoli, 20 gennaio 2021

Il crollo di parte della facciata della Chiesa di Santa Maria del Rosario alle Pigne (conosciuta come del 'Rosariello') in piazza Cavour, a Napoli, 20 gennaio 2021 - ANSA/CIRO FUSCO

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Un rumore fragoroso ha squarciato il silenzio, quando le lancette segnavano le 7.40 del mattino.

In pieno centro a Napoli, a pochi passi da piazza Cavour, quartiere Stella, è crollata una piccola palazzina, adiacente la chiesa di Santa Maria del Rosario alle Pigne, detta chiesa del Rosariello.

"Un crollo annunciato" sostengono i residenti accorsi sul posto, attirati dalle sirene di polizia locale, vigili del fuoco e polizia di stato, intervenuta con i reparti della scientifica. Lo stabile è stato lasciato per anni disabitato, era la casa dell'ex custode della vicina scuola, venuto già sotto i colpi dell'incuria e dell'abbandono.

Il crollo di parte della facciata della Chiesa di Santa Maria del Rosario alle Pigne (conosciuta come del 'Rosariello') in piazza Cavour, a Napoli, 20 gennaio 2021

Il crollo di parte della facciata della Chiesa di Santa Maria del Rosario alle Pigne (conosciuta come del 'Rosariello') in piazza Cavour, a Napoli, 20 gennaio 2021 - ANSA/CIRO FUSCO

Al momento del crollo, nonostante sia una via molto trafficata, non era di passaggio nessun pedone. Le fiamme rosse intervenute sono state impegnate tutto il giorno per la rimozione dei detriti e per compiere i rilievi del caso. La polizia locale ha invece subito provveduto a chiudere la strada deviando il traffico verso vie interne. Non pochi i disagi per la viabilità del centro cittadino. La chiesa, nella parte interna, non ha subito alcun danno, così come le abitazioni circostanti. Il crollo, stando a quanto fanno sapere a LaPresse dal comando provinciale dei vigili del fuoco, sarebbe stato causato da "infiltrazioni d'acqua".

"Quando ci sono continue infiltrazioni in strutture murarie abbandonate a sé stesse - spiegano le fiamme rosse -, come appunto questa palazzina adiacente la chiesa del Rosariello - è facile che accadano episodi del genere". Probabile che le piogge dell'ultimo periodo abbiano causato il "disfacimento della copertura dello stabile".

Il crollo di parte della facciata della Chiesa di Santa Maria del Rosario alle Pigne (conosciuta come del 'Rosariello') in piazza Cavour, a Napoli, 20 gennaio 2021

Il crollo di parte della facciata della Chiesa di Santa Maria del Rosario alle Pigne (conosciuta come del 'Rosariello') in piazza Cavour, a Napoli, 20 gennaio 2021 - ANSA/CIRO FUSCO

È poi cominciato il valzer delle responsabilità: non è ancora ben chiaro di chi sia la pertinenza dell'edifico, pare della scuola confinante con lo stabile. "Circa due mesi l'edificio ebbe un distacco di parte del cornicione ma gli unici interventi che furono effettuati consistettero in una recinzione con del nastro rosso. Poco tempo fa invece hanno aggiunto delle grate da cantiere e nulla più ed ora è venuto giù tutto, un passante ha rischiato di essere travolto" racconta Amedeo Fasanella delle Cooperativa 25 giugno che ha effettuato un sopralluogo sul posto.

I vigili del fuoco hanno però evidenziato di non aver ricevuto alcuna segnalazione in passato sulla questione. Duro attacco all'amministrazione comunale da parte dell'esponente della Lega, Severino Nappi: "Mentre il sindaco de Magistris ha già iniziato la sua campagna elettorale sui social per la candidatura alla presidenza della Regione Calabria - sottolinea Nappi -, a Napoli, in pieno centro una parte della facciata della chiesa del Rosariello è venuta giù". "Una tragedia sfiorata - incalza l'esponente partenopeo del Carroccio -. È l'ennesimo crollo annunciato, segnale di una città abbandonata e trascurata che chiede al più presto di essere liberata da chi, invece, aveva promesso di salvarla. Se è questo il modello di buongoverno, che il primo cittadino pensa di replicare anche in Calabria, invitiamo gli amici calabresi a riflettere già da ora su che futuro vogliono garantire alla loro terra".

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