venerdì 17 aprile 2015
Si concludono gli interrogatori dei 14 migranti islamici arrestati a Palermo accusati dell'annegamento di 12 compagni di viaggio gettati in mare perché cristiani. «Giù dal gommone, siete cristiani» | Galantino: strumentalizzare la fede è imbarbarimento | EDITORIALE Solidarietà di poveri di Marco Tarquinio
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È stata rinviata la prosecuzione dell'udienza in cui il gip di Palermo Guglielmo Nicastro dovrà decidere l'eventuale convalida dei fermi di 14 migranti accusati dell'omicidio di 12 persone con le quali stavano cercando di raggiungere su un barcone le coste siciliane. Durante la traversata alcuni migranti musulmani avrebbero aggredito e gettato in mare alcuni loro compagni di viaggio cristiani. Erano stati i superstiti della drammatica traversata, appena sbarcati a Palermo, a indicare alla polizia gli autori dell'aggressione, che erano stati fermati. Tra loro un minore, la cui posizione è al vaglio della Procura dei minorenni. Otto sono stati interrogati dal gip nel pomeriggio di venerdì: due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, sei hanno negato la loro responsabilità nella strage ammettendo però che alcuni migranti sarebbero caduti in mare ma solo per un incidente dovuto alle piccole dimensioni del gommone su cui viaggiavano. Il giudice deve concludere gli interrogatori degli ultimi sei migranti e poi decidere sulla convalida dei fermi e l'eventuale custodia cautelare in carcere. L'inchiesta, condotta dalla polizia, è coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia.

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