lunedì 26 ottobre 2015
Emergenza dopo un guasto. Crisi idrica anche a Palermo per lavori sull'acquedotto.
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La situazione è in continua evoluzione, ma sembra certo che ancora per giorni i messinesi dovranno rimanere senz'acqua e si prospetta la chiusura delle scuole per due giorni. La speranza è di tornare alla normalità entro giovedì. Sì allungano i tempi dell'emergenza idrica a Messina scoppiata a causa del guasto su una delle condutture che fanno arrivare l'acqua in città. Un grosso tubo è stato investito da una frana che si è verificata a Calatabiano nel catanese lasciando i messinesi a secco. "La situazione è in evoluzione- spiega Leonardo Termini, presidente dell'Amam, l'azienda idrica messinese - stiamo intervenendo sul posto dove il tubo si è dissaldato ma per altri due giorni non ci sarà acqua". Le difficoltà derivano dal luogo in cui si è verificata la frana, difficile da raggiungere con i mezzi meccanici, è stato necessario anche realizzare una strada di collegamento: "Stiamo intervenendo in una zona impervia e lavoriamo su una collina argillosa per questo motivo la situazione è in evoluzione continua". Intanto si pensa a chiudere le scuole per evitare emergenze igienico-sanitarie: "Abbiamo chiesto al sindaco la chiusura delle scuole per due giorni". E oggi alcuni studenti hanno già disertato le aule. Emergenza anche a Palermo. Al fine di riparare una perdita idrica, nella condotta dell'acquedotto Jato, in viale Regione siciliana, angolo via Gioè, l'Amap è costretta ad interrompere, dalle 18 di domani alle 20 di mercoledì, l'erogazione idrica, nei comuni di Carini, Capaci, Isola delle Femmine e nell'area urbana di Palermo, dall'asse Notarbartolo a tutta l'area nord della rete idrica. L'erogazione idrica, sarà ripristinata, salvo imprevisti, ad ultimazione dei lavori e si normalizzerà nelle 24 ore successive. Le zone interessate dall'interruzione idrica in città, sono: Sferracavallo, Tommaso Natale, Partanna Mondello, Valdesi, Vergine Maria, Arenella, Monte Pellegrino, Zen, Pallavicino, Villaggio Ruffini, S. Lorenzo, Resuttana, Strasburgo, zona industriale La Malfa, Lazio e Cruillas.
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