venerdì 24 gennaio 2020
La sfida in Emilia Romagna parlano i due candidati principali sui temi caldi di questa campagna elettorale
I due concorrenti di centrosinistra Bonaccini e di centrodestra Borgonzoni

I due concorrenti di centrosinistra Bonaccini e di centrodestra Borgonzoni - Combo da Ansa

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Domenica 26 gli elettori di Emilia Romagna e Calabria sono chiamati al voto amministrativo per rinnovare il consiglio regionale e scegliere il nuovo governatore. Abbiamo posto alcune domande al candidato di centrosinistra, Stefano Bonaccini, presidente uscente, e a quello di centrodestra , Lucia Bergonzoni, principale sfidante.

1. Gli stranieri regolari in Emilia Romagna sono 547mila (il 12% della popolazione). Di questi 428 mila sono contribuenti e 64 mila sono imprenditori. Per voi che valore ha - se lo ha - la parola integrazione?

Stefano Bonaccini
Gli stranieri regolari rappresentano una risorsa per un Paese come l’Italia che invecchia sempre di più. È quando l’integrazione fallisce che si aprono forti contraddizioni. Serve un patto che abbia alla base diritti e doveri. E serve disinnescare il conflitto alla base della piramide sociale: bisogna allargare i servizi e chiedere anche a chi sta in cima di concorrere a farlo in modo equo, altrimenti l’integrazione resta a carico dei ceti popolari.

Lucia Borgonzoni
Per noi gli immigrati regolari che lavorano e pagano le tasse sono una risorsa. E credo talmente in questo che l’altro giorno ero a Cervia, al porto, a incontrare molti lavoratori immigrati, perfettamente integrati. Vorrei ricordare che il miglior livello di integrazione in Italia si trova in una Regione a guida Lega, il Veneto. E ciò dimostra come le nostre politiche siano apprezzate dagli stessi immigrati. La risposta alla sfida migratoria non può essere la totale deregulation: l’assenza di regole fa fiorire tensioni sociali.


2. La denatalità è una emergenza in tutta Italia e il Forum delle Famiglie vi lancia una sfida: lavorare per un incremento dell’indice di natalità regionale dall’attuale 1,34 all’1,6.

Stefano Bonaccini
Abbiamo reso strutturali misure che fanno risparmiare circa 100 milioni di euro l’anno: molte di queste sono a sostegno delle famiglie, di quelle con redditi medio-bassi e di quelle numerose. Abolizione dei superticket e dei ticket di prima visita per chi ha più di un figlio, bonus per le rette dei centri estivi e sostegno a chi fatica a pagare l’affitto. Adesso però vogliamo un passo avanti: nei prossimi cinque anni renderemo i nidi gratuiti e per tutti, senza liste d’attesa. E abbatteremo i costi degli abbonamenti per il trasporto degli studenti fino ad azzerarli.

Lucia Borgonzoni
È una sfida importante e decisiva, che accogliamo. A oggi l’Emilia-Romagna perde ogni anno circa 17mila abitanti, è come se interi Comuni sparissero. Inoltre, a dimostrazione che poco è stato fatto per le famiglie, il 65% delle donne che aspettano un bimbo rischia di dover lasciare il posto di lavoro. La prima misura che metteremo in campo è un assegno unico regionale per le famiglie, un sostegno concreto e flessibile per sostenere le famiglie nella crescita e nell’accesso ai servizi per i figli.


3. Il Forum fa due proposte: un’agenzia regionale per la Famiglia e il superamento dell’Isee attraverso l’adozione del fattore famiglia comunale. Che cosa ne pensate?

Stefano Bonaccini
Le verificheremo insieme. Con il Forum e l’Associazione famiglie numerose abbiamo sviluppato una collaborazione efficace. Ma vogliamo fare di più, definendo insieme meccanismi per rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno accesso ai servizi, individuando specifici strumenti di conciliazione e forme di sostegno nella determinazione delle rette e delle tariffe.

Lucia Borgonzoni
Il principio-guida deve essere quello di considerare, dal fisco all’accesso ai servizi, la famiglia come un valore per la società e la crescita del Paese. L’Isee non è in grado di intercettare tutte le esigenze e spesso penalizza proprio le famiglie. Credo sia indispensabile creare degli incentivi per l’accesso ai servizi non solo in base alle capacità economiche ma anche in base al numero dei figli a carico. Ci confronteremo con altre Regioni che hanno messo in pratica buone prassi, come per esempio il Friuli Venezia Giulia e il Veneto.


4. Il lavoro è la priorità per il 37% degli emiliano-romagnoli. Qual è la vostra strategia?

Stefano Bonaccini
Come già avvenuto nel 2015, con le parti sociali firmeremo un nuovo Patto per il Lavoro, allargandolo a due temi. Nuova e buona occupazione, quindi stabilità e lotta al precariato, sicurezza e paghe eque. E la piena sostenibilità, per orientare le nostre politiche alla tutela dell’ambiente e alla lotta al cambiamento climatico. In questi cinque anni il Patto ci ha permesso di fare investimenti per 22 miliardi di euro, di essere la Regione che cresce di più e di portare la disoccupazione dal 9 al 5%.

Lucia Borgonzoni
Dati che fanno pensare soprattutto al fatto che la narrazione del mio avversario è fallace. Il lavoro è un’esigenza molto sentita perché il lavoro di qualità è carente. Per questo noi vogliamo tagliare il 10% del totale dell’Irap, azzerandola alle imprese che fanno formazione ai giovani al termine di un ciclo di studi. E per l’addizionale Irpef pensiamo a una riduzione graduale, con la prospettiva dell’azzeramento, come è già realtà in Veneto. Liberare l’Emilia-Romagna dal fardello delle tasse e della burocrazia consentirà alle famiglie e alle aziende di trattenere maggiori risorse e di rilanciare consumi e lavoro di qualità.


5. Da una parte la Sanità e il dramma delle liste d’attesa, dall’altra l’Ambiente e lo smaltimento dei rifiuti. Due emergenze che meritano interventi immediati. Che farete?

Stefano Bonaccini
Siamo stati i primi ad attuare un piano per l’abbattimento delle liste d’attesa, assumendo ed erogando prestazioni per un numero maggiore di ore e nei fine settimana, facendo pagare il ticket a chi prenota e non si presenta. In media, nel 98% dei casi visite ed esami vengono effettuati entro 30 o 60 giorni a seconda delle patologie, come impone la legge. Nel 2015 eravamo al 58%. Allo stesso modo vogliamo vincere la sfida dei Pronto soccorso, migliorando l’accoglienza e limitando a massimo 6 ore il tempo fra ingresso e ritorno a casa o ricovero, e con gli interventi chirurgici programmati. Quanto ai rifiuti, la Regione è pienamente autosufficiente, non ha avuto crisi, la differenziata ha ormai superato il 70% e conferiamo in discarica meno del 5% di rifiuti, ben al di sotto di quanto richiesto dall’Europa. Ora però avanti con economia circolare, minore produzione di rifiuti, differenziata all’80% e tariffazione puntuale. Abbiamo già spento il primo inceneritore a Ravenna, 20 giorni fa, e ne spegneremo progressivamente altri, sostituendoli con impianti di trattamento.

Lucia Borgonzoni
La Sanità ha delle lacune che vanno colmate, liste d’attesa e pronto soccorso congestionati sono un grave problema per le tante persone che necessitano di cure, visite mediche o esami specialistici. Le nostre proposte: un piano per la riduzione dei tempi, lo stop alla pratica della chiusura delle agende e visite ed esami anche nelle ore serali e nei fine settimana. Quanto allo smaltimento dei rifiuti attueremo un’indagine approfondita sulla provenienza dei rifiuti, che oggi arrivano anche da Roma dopo essere stati "trattati", e un’operazione verità sulle discariche: no a progetti di ampliamento come quello di Finale Emilia in aree alluvionate e terremotate.


6. Il vento sovranista peserà e condizionerà il voto dell’Emilia? Il risultato avrà un qualche peso sul governo nazionale e sulla riorganizzazione dell’opposizione?

Stefano Bonaccini
Incontro persone che alle Europee hanno votato a destra e magari lo rifarebbero se si votasse per le politiche, ma che domenica sceglieranno me. Non è una contraddizione, è una scelta ponderata che l’elezione diretta di un sindaco e di un presidente di regione ti offre. Quanto ai riflessi nazionali, respingo le strumentalizzazioni di chi vorrebbe parlar d’altro perché non ha nulla da proporre per questa Regione.

Lucia Borgonzoni
Ovunque sento forte desiderio di cambiamento, grande attesa e molta partecipazione. L’incontro con la gente mi interessa più dei sondaggi. Il voto degli emiliani e dei romagnoli sarà un voto per la Regione. È stato però stato il Pd a farne anche una questione nazionale: nel momento in cui il governo amico di Stefano Bonaccini ha imposto ad alcuni dei nostri migliori comparti produttivi nuove tasse come plastic e sugar tax, è chiaro che liberarci di un simile governo vuol dire liberarci da chi sta dimostrando di essere nemico del lavoro e delle imprese.


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