sabato 23 novembre 2019
Fondazione San Bernardino in 10 anni ha aiutato 393 nuclei erogando 4,3 milioni di euro. Gualzetti: così togliamo spazio al prestito illegale, usato dalla 'ndrangheta per infiltrarsi nei territori
Credito alle famiglie indebitate: parrocchie presidio antiusura. E antimafia
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In Lombardia il contrasto all’infiltrazione mafiosa passa anche dalle parrocchie e dai loro centri d’ascolto. Merito del «credito sociale» erogato dalla Fondazione San Bernardino che in dieci anni ha permesso di aiutare 393 famiglie sovraindebitate. Prevenendo così il ricorso al prestito illegale e usuraio. Che la ’ndrangheta, è noto, usa volentieri e con profitto per radicarsi nei territori e "incatenare" famiglie e imprese.
Lo scenario è quello della lunga crisi economica che – anche nella prospera Lombardia – ha aggredito il ceto medio, provocando l’indebitamento di famiglie e la crisi di aziende in precedenza senza problemi. Uno scenario ideale per le organizzazioni criminali. E che chiama la Chiesa all’impegno nella vigilanza e nella prevenzione, alla prossimità alle vittime, alla formazione e all’azione, pastorale e operativa, come ha chiesto l’arcivescovo di Milano Mario Delpini nella lettera ai parroci del 2 gennaio 2019 dedicata ai temi dell’usura e della criminalità.

I beneficiati? In maggioranza italiani, fra i 50 e i 60 anni

Ecco, dunque, l’iniziativa della Fondazione San Bernardino, che dal 2004 si occupa, per la Conferenza episcopale lombarda, di lotta al sovraindebitamento e di prevenzione dell’usura. Negli ultimi dieci anni, grazie ad accordi con diversi istituti di credito, la Fondazione ha dato sostegno a 393 famiglie residenti in Lombardia erogando finanziamenti per un totale di 4.374.201 euro. I beneficiari? In maggioranza italiani, tra i 50 e i 60 anni, con bassi livelli di istruzione, un reddito mensile di 1.300 euro e in prevalenza dipendenti (o ex dipendenti) del settore privato. Le ragioni principali dell’indebitamento? La perdita del lavoro e le spese per la casa.

Perdere il lavoro, quando è la principale o esclusiva fonte di reddito, è il primo passo verso una spirale drammatica, quando non si riesce a trovarne un altro. Arriva così il giorno in cui non si riescono più a pagare le rate del mutuo, le spese condominiali, le bollette di luce e gas. E si rischia di perdere la casa, che si era deciso di comprare quando i tempi erano migliori. Per prevenire derive senza ritorno, magari nell’abbraccio mortale degli strozzini, ecco le linee di credito sociale aperte dalla onlus promossa dalle diocesi lombarde. «Questo strumento si è rivelato molto utile nell’offrire un aiuto immediato a chi si è trovato in difficoltà e nel prevenire il ricorso al prestito illegale e usuraio», ha dichiarato Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana e presidente della Fondazione San Bernardino, in occasione del rinnovo della convezione tra la Fondazione stessa, Banca Mediolanum e Fondazione Mediolanum onlus avvenuto nei giorni scorsi nella sede della Caritas, a Milano. «I profili delle persone intercettate attraverso la capillare rete dei centri d’ascolto mostra come il sovraindebitamento è una delle molte facce delle crisi economica ed è un fenomeno col quale occorre fare i conti per evitare degenerazioni più pericolose – scandisce Gualzetti –. Chi rischia di perdere la casa è pronto a tutto, anche a rivolgersi a un usuraio. E sappiamo dalle indagini della magistratura a Milano e in Lombardia che la ’ndrangheta utilizza proprio il credito usuraio per infiltrarsi nel territorio».

L’accordo con Banca Mediolanum dà alla Fondazione San Bernardino nuove risorse per proseguire l’attività. «Nell’attuale contesto economico, nel quale sono sempre più vaste le aree di vulnerabilità per le fasce più deboli della popolazione, il primo obiettivo della banca è prevenire il ricorso all’usura e facilitare l’inclusione finanziaria dei soggetti definiti "non bancabili" – ha dichiarato Giovanni Pirovano, vicepresidente di Banca Mediolanum –. Grazie al lavoro dei volontari vengono individuate le famiglie e segnalati i casi sui quali interveniamo erogando in media un prestito intorno agli ottomila euro. Lo definiamo un processo di indebitamento responsabile che può aiutare a rientrare a pieno titolo nel circolo virtuoso della vita».

Rinnovata intesa con Mediolanum, dal 2009 aiutate 66 famiglie con 540mila euro

Dal 2009 ad oggi, grazie alla convenzione con Banca Mediolanum e Fondazione Mediolanum onlus, Fondazione San Bernardino ha potuto erogare 540.400 euro a 66 nuclei familiari. Con l’intesa siglata ieri nella sede di Caritas Ambrosiana, «Banca Mediolanum e Fondazione Mediolanum Onlus si impegnano con la Fondazione San Bernardino a rinnovare fino al 2022 la linea di credito in essere con plafond rotativo di 400mila euro, con un tasso simbolico fissato per tutta la durata intorno all’1%, che verrà utilizzata per accordare prestiti con rimborso rateale a soggetti in difficoltà, individuati grazie all’attento lavoro della Fondazione San Bernardino in stretta collaborazione con i centri di ascolto parrocchiali e l’ausilio di volontari qualificati nel settore finanziario», rende noto un comunicato diffuso ieri. «La convenzione con la Fondazione San Bernardino stipulata nel 2009 – ha affermato Sara Doris, presidente esecutivo Fondazione Mediolanum onlus – ci ha aperto la strada verso un percorso di accordi con altre fondazioni e associazioni antiusura attive sul territorio nazionale. La nostra prima attenzione è rivolta ai bambini in condizione di disagio, ma di conseguenza l’aiuto va alle loro famiglie perché questo piccolo aiuto possa sostenerle e farle riemergere da una situazione di indebitamento temporaneo come il pagamento di mensilità arretrate di affitto, spese legate all’istruzione dei figli o spese sanitarie. Purtroppo il lavoro da fare è ancora molto e ritengo che ognuno di noi possa fare qualcosa nella misura in cui può contare sulla partecipazione di tutti».

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