venerdì 1 gennaio 2021
L'azienda del vaccino Pfizer: l'Ue ne autorizzi presto anche altri. Dopo Gran Bretagna e Argentina, anche l'India approva il vaccino AstraZeneca-Oxford
Vaccino, BioNTech: il nostro non basterà per tutte le richieste

Ansa

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Allarme della BioNTech sulle forniture del vaccino anti-Covid. Se altri vaccini, oltre al Pfizer-BioNTech, non saranno autorizzati in breve tempo, l'azienda non riuscirà da sola a coprire il fabbisogno dell'Unione Europea, avverte l'amministratore delegato e fondatore Ugur Sahin in un'intervista al settimanale tedesco Spiegel.

"La situazione non è buona. Si è creato un gap perché non sono stati approvati altri vaccini e noi dobbiamo coprire il buco con i nostri", spiega. Il ministro tedesco della Salute Spahn ha esortato l'Ema (l'Agenzia europea per i medicinali) ad approvare rapidamente anche il vaccino sviluppato dall'Università di Oxford e da AstraZeneca, ma i tempi del via libera restano incerti.

Parte del problema risiede nell'ordine relativamente basso (300 milioni di dosi) fatto alla BioNTech dall'Unione Europea, che aveva diversificato gli ordini e puntato molto sul vaccino AstraZeneca-Oxford, e nel fatto che il contratto sia stato firmato solo a novembre, più tardi rispetto ad altri. Bruxelles pensava che ci sarebbero stati "diversi fornitori": "Un simile approccio ha senso, ma a un certo punto è diventato chiaro che molti non sarebbero stati in grado di fornirli velocemente", ha sottolineato Ozlem Tureci, co-fondatrice della BioNTech con il marito Sahin. Da qui il brusco aumento di richiesta di dosi che sta mettendo a dura prova l'azienda tedesca.

L'amministratore delegato e fondatore di BioNTech, Ugur Sahin

L'amministratore delegato e fondatore di BioNTech, Ugur Sahin - Reuters

Aumentata la produzione, almeno 250 milioni di dosi in più

Per rispondere all'incremento della domanda, ha spiegato Sahin a Der Spiegel, sono stati velocizzati i piani per realizzare un nuovo sito produttivo a Marburgo, che dovrebbe entrare in funzione a febbraio, "molto prima del previsto", e dovrebbe aiutare a fornire 250 milioni di dosi aggiuntive nella prima metà del 2021. Inoltre, sono stati raggiunti accordi con 5 case farmaceutiche in Europa per aumentare la produzione e sono in corso negoziati con altre aziende specializzate. "Per la fine di gennaio, dovremmo avere chiarezza su cosa e quanto in più possiamo produrre", ha assicurato il leader di BioNTech.

L'azienda era stata chiamata a fornire 1,3 miliardi di dosi in tutto il mondo, sufficienti per vaccinare 650 milioni di persone. Sono infatti necessarie 2 dosi per garantire la copertura.

Anche l'India autorizza il vaccino AstraZeneca-Oxford

Intanto anche l'India approva l'utilizzo del vaccino Oxford-AstraZeneca. Lo riferisce il sito della Reuters, citando fonti vicine al dossier. Il Paese vuole iniziare a somministrare il vaccino a stretto giro, probabilmente entro mercoledì. L'India si aggiunge al Regno Unito e all'Argentina tra i Paesi che hanno dato il via libera all'utilizzo di emergenza del vaccino AstraZeneca.

Quasi 10 milioni i vaccinati nel mondo

Nel mondo finora sono state vaccinate, con la prima delle due dosi necessarie, quasi 10 milioni di persone. Lo riferisce il sito di pubblicazioni scientifiche Our World in Data, sviluppato dall'Università di Oxford sottolineando che sono già state inoculate 9,8 milioni di dosi.

Il Paese che ha vaccinato più persone è la Cina, 4,5 milioni al 31 dicembre. A seguire gli Stati Uniti, con quasi 2,8 milioni di persone, e Israele a quota un milione. Ci sono poi il Regno Unito (quasi 945mila al 27 dicembre) e la Germania (131mila). L'Italia viene registrata a quota 33mila.

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