sabato 3 luglio 2021
Vaccini e Green Pass falsi venduti nel dark web tra i cento e i 130 euro. A indagare il Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza
Vaccini e green pass falsi a 130 euro: sequestrati 10 canali Telegram

Ansa

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Nel giorno dell'entrata in vigore della certificazione vaccinale europea indispensabile per poter tornare a viaggiare liberamente si è scoperto che vaccini e green pass venivano venduti sul web a un prezzo che oscillava dai 110 ai 130 euro. Il tutto con garanzia di anonimato, tracciabilità della spedizione, imballaggio a temperatura refrigerata, certificazione di avvenuta somministrazione del vaccino.

A scoprire il traffico il Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza che ha sequestrato 10 canali Telegram attraverso i quali venivano commercializzati i prodotti e ai quali si erano già registrati migliaia di utenti.

L'indagine, guidata dalla Procura della Repubblica di Milano, coordinata dal Procuratore Aggiunto Eugenio Fusco e diretta dai Sostituti Procuratori Bianca Maria Baj Macario e Maura Ripamonti, ha portato a temine un'importante operazione di contrasto al fenomeno dell'illecita commercializzazione di fiale di vaccino anti covid-19 e certificati vaccinali, proprio nel giorno dell'entrata in vigore della certificazione vaccinale europea indispensabile per poter tornare a viaggiare liberamente.

Gli strumenti di investigazione Bot e Avatar, di ultimissima generazione, combinati ad un innovativo e dinamico monitoraggio in tempo reale della rete da parte dei militari della Guardia di Finanza, hanno consentito di individuare e sottoporre a sequestro 10 canali e account Telegram, che rinviavano ad account anonimi su specifici Marketplaces nel Dark-Web, tramite i quali era possibile interfacciarsi con il venditore e procedere all'acquisto dopo aver completato il pagamento rigorosamente in criptovalute.

Il nuovo business criminale si è focalizzato soprattutto sulla vendita di Green Pass contraffatti, riportanti falsi dati identificativi del vaccinato, il relativo QR Code, appositamente generato, nonché il numero che contraddistingue il lotto di origine della prima e della seconda dose di vaccino. Tali falsi Green Pass erano recapitabili, secondo quanto ingannevolmente riportato dai cyber-criminali, anche a chi risiede in paesi extra UE (segnatamente: Stati Uniti, Regno Unito, Svizzera).

Migliaia di utenti della rete - anche a fronte di prezzi irragionevoli e rischi elevatissimi per la salute - si sono registrati sui canali illegali alla ricerca di vaccini e Green Pass, attratti dalle foto delle fiale e dei certificati e dall'opportunità di acquistare pacchetti all inclusive.



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