mercoledì 7 aprile 2021
I dubbi sulla correlazione con pochissimi casi di una forma rara di trombosi. In Gran Bretagna sospesi i test sui giovanissimi
AstraZeneca, attesa per il verdetto dell'Ema. In Italia piano vaccini in ritardo

Reuters

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Si dovrà attendere il pronunciamento dell'Ema, l'Agenzia europea del farmaco, annunciato per mercoledì pomeriggio nel corso di una conferenza stampa che inizia alle 16, per fare maggiore chiarezza sull'eventuale correlazione tra la vaccinazione anti Covid con AstraZeneca e casi, pochissimi ma gravi e anche letali, di una forma rarissima di trombosi del seno venoso cerebrale in persone non considerate a rischio. "Siamo in stretto contatto con l'Agenzia europea del farmaco (Ema) sulla valutazione della farmacovigilanza del vaccino di AstraZeneca. La valutazione è attesa per mercoledì" twitta la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides.

Sileri: possibili limitazioni per alcune categorie. I casi di trombosi rare

"È possibile, per maggiore precauzione, che l'Ema indichi che per una determinata categoria è meglio non utilizzare il vaccino di AstraZeneca" ha detto stamani il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, su Radio 24, precisando che "questo è successo anche per tanti altri farmaci" e aggiungendo che "non vi è ombra di dubbio che vi sia un rapporto rischio-beneficio positivo".

Alcuni Paesi hanno deciso di evitare l'uso di AstraZeneca per le fasce più giovani della popolazione: Francia, Canada e Finlandia lo riservano agli ultra 55enni, Germania e Olanda agli ultra 60enni, la Svezia agli ultra 65enni. Altri Paesi, come Danimarca e Norvegia, ne hanno sospeso la somministrazione. Anche la Gran Bretagna, secondo alcuni media, starebbe valutando di escluderne l'uso nei giovani adulti, almeno fino ai 30 anni, e nel frattempo ha sospeso i test s bambini e adolescenti.

In Germania i casi sospetti sono 31 su 2,7 milioni di vaccinati, in Gran Bretagna 30 su 18 milioni. Anche in Italia alcuni casi di grave trombosi cerebrale sono stati segnalati all'Aifa, l'Agenzia italiana per i farmaci.

La Procura di Genova ha aperto un'indagine per omicidio colposo sul caso di Francesca Tuscano, 32 anni, insegnante, morta per trombosi cerebrale dopo aver ricevuto il vaccino il 22 marzo: domani verrà affidato l'incarico per l'autopsia. Ed è in rianimazione il 45enne siciliano colpito a Pasqua da emorragia cerebrale, poche settimane dopo la vaccinazione: la Procura di Messina ha aperto un fascicolo. Alla stessa Procura hanno presentato un esposto i genitori di Augusta Turiaco, 55 anni, insegnante, morta dopo una settimana di coma farmacologico: nel documento si puntualizza che l'esposto, in cui si chiede all'Ema di sospendere cautelativamente AstraZeneca ai soggetti con meno di 60 anni, "non costituisce un attacco alla campagna vaccinale, ritenuta necessaria e indispensabile". Altri casi erano stati segnalati nelle settimane scorse, ma per tutti resta da accertare la correlazione fra trombosi e vaccino.

Somministrato il 79,6% dei vaccini consegnati alle Regioni

Prosegue intanto la campagna vaccinale, anche se con un rallentamento nei giorni di Pasqua e Pasquetta. Stando ai dati aggiornati alle 6 di stamani, sono 11.252.066 le dosi somministrate, il 79,6% del totale, pari a 14.136.480 (nel dettaglio 8.709.480 Pfizer/BioNTech, 1.328.200 Moderna e 4.098.800 AstraZeneca): è stato utilizzato il 54% delle dosi AstraZeneca (con l’ennesimo taglio del 50% delle dosi da AstraZeneca, che sulla carta dovrebbero essere recuperate a metà aprile) (2.218.038), il 50% di quelle Moderna (658.403) e il 96% delle Pfizer (8.375.625) di cui ieri sono arrivate 1,5 milioni di dosi Pfizer, il lotto di vaccini più consistente consegnato dall’inizio della campagna, una boccata d’ossigeno soprattutto per la somministrazione agli over 80 e ai soggetti fragili.

Le somministrazioni, effettuate in 2.110 centri, hanno riguardato 6.670.840 donne e 4.581.226 uomini. Le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi sono 3.481.428. Le dosi sono state somministrate a 3.068.873 operatori sanitari; 502.670 unità di personale non sanitario; 570.199 ospiti di strutture residenziali; 3.854.792 over 80; 234.856 unità delle forze armate; 1.061.000 unità di personale scolastico; la voce "altro" comprende 1.959.676 persone.

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